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CON GLI STIPENDI MEDI DI MILANO E FIRENZE SI PUÒ AFFITTARE UN APPARTAMENTO POCO PIÙ GRANDE DI 30 MQ

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Stando ai suggerimenti degli esperti, per una corretta gestione del proprio patrimonio la spesa per l’alloggio non dovrebbe superare il 28% delle proprie entrate. Ma se gli italiani seguissero alla lettera questa regola d’oro, in quanti metri quadri riuscirebbero a vivere in affitto? Secondo uno studio di Immobiliare.it (https://www.immobiliare.it) nelle città di Milano e Firenze una persona da sola potrebbe permettersi poco più di 30 metri quadrati (rispettivamente 33 e 32).

L’analisi* ha preso in considerazione la RAL media percepita nei venti capoluoghi di regione e ha incrociato il dato, al netto delle imposte fiscali e previdenziali, con i costi medi degli affitti rilevati in città. Nonostante la retribuzione lorda record (34.330 euro), a Milano un lavoratore dovrebbe accontentarsi di un appartamento da 33 metri quadri, per una spesa mensile pari a 537 euro, la più elevata a livello nazionale. Maggiore è lo scompenso registrato a Firenze: qui la RAL media supera i 30mila euro, cifra che permette di pagare un canone per una casa di appena 32 mq (470 euro al mese).

Va meglio, seppure di poco, a chi sceglie la Capitale. A Roma la retribuzione lorda annua è pari mediamente a 29.977 euro che, a fronte di prezzi al metro quadro pari a 13,77 euro, consentono di sostenere la locazione di un appartamento da 34 metri quadrati.

Scorrendo l’elenco dei venti capoluoghi, si trova un pari merito fra Venezia e Napoli, dove i lavoratori più parsimoniosi, che non vogliono spendere oltre il 28% del proprio reddito per pagare casa, possono permettersi al massimo abitazioni da 40 metri quadrati. Non molto distante la possibilità di chi vive a Bologna, dove nonostante una RAL media che supera i 30mila euro, le spese per l’affitto coprono fino a 43 metri quadrati (per un canone medio di 488 euro al mese).

Non superano i 50 metri quadrati le abitazioni che, secondo questa modalità di calcolo, i lavoratori possono affittare a Trento e Cagliari (rispettivamente 45 e 49 mq).

Sono certamente migliori le condizioni di chi sceglie di lavorare a Campobasso e Catanzaro. Anche se qui le RAL sono inferiori a confronto della media nazionale, pari rispettivamente a 26.197 euro e 25.603 euro, i costi bassi delle locazioni consentono di potersi permettere appartamenti da 73 e 82 metri quadrati.

«Non è un caso che, soprattutto nelle grandi città come Milano, Firenze e Roma, i lavoratori abbiano eletto la condivisione come una delle forme abitative predilette – spiega Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it Sempre più fuori sede preferiscono un appartamento in buone condizioni e in una zona centrale da dividere con una seconda persona, piuttosto che affittare un monolocale in periferia, lontano dai principali punti di riferimento della città».

 

Di seguito la tabella con i venti capoluoghi di regione italiani, la RAL media, il canone d’affitto pari al 28% dello stipendio (al netto della pressione fiscale) e i metri quadri corrispondenti:

Regione

Capoluogo

RAL media

Rata affitto mensile (28% della retribuzione netta)

Metri quadrati accessibili

Abruzzo

L'Aquila

€ 28.327

€ 443

68

Basilicata

Potenza

€ 24.951

€ 390

62

Calabria

Catanzaro

€ 25.603

€ 400

82

Campania

Napoli

€ 27.115

€ 424

40

Emilia Romagna

Bologna

€ 31.232

€ 488

43

Friuli Venezia Giulia

Trieste

€ 30.346

€ 474

60

Lazio

Roma

€ 29.977

€ 469

34

Liguria

Genova

€ 31.792

€ 497

64

Lombardia

Milano

€ 34.330

€ 537

33

Marche

Ancona

€ 28.501

€ 446

56

Molise

Campobasso

€ 26.197

€ 410

73

Piemonte

Torino

€ 30.084

€ 470

58

Puglia

Bari

€ 26.525

€ 415

51

Sardegna

Cagliari

€ 27.992

€ 438

49

Sicilia

Palermo

€ 27.293

€ 427

64

Toscana

Firenze

€ 30.044

€ 470

32

Trentino Alto Adige

Trento

€ 29.293

€ 458

45

Umbria

Perugia

€ 25.729

€ 402

54

Valle d'Aosta

Aosta

€ 28.708

€ 449

59

Veneto

Venezia

€ 28.818

€ 451

40

 

*Lo studio ha preso a riferimento le RAL medie del JP Geography Index 2017, da cui ha detratto una pressione fiscale media pari al 33%. I prezzi immobiliari sono relativi all’ultimo osservatorio del portale, basato sui dati di dicembre 2017.