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L’Italia è una terra più che variegata, con pianure, colline e monti, coste sabbiose e rocciose, fiumi, laghi, mari, isole. Allontanandoci dalle mete più conosciute è, quindi, possibile trovare ovunque scorci e paesaggi magnifici.
Scopriamo insieme tre isole in Italia da visitare, meno turistiche rispetto ad altre.
Marettimo, in Sicilia
Quando si arriva a Marettimo, si ha la sensazione di entrare in un luogo fuori dal tempo.
Quest’isola fa parte dell’arcipelago delle Egadi e, con una superficie di 12,3 kmq e 680 abitanti, Marettimo è:
- meno turistica di Favignana;
- la più lontana dalla Sicilia;
- la più incontaminata delle Egadi.
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Il suo nome di origine greca vuol dire “isola sacra”, mentre quello odierno sembra derivare dal latino Maritima, probabilmente ispirato alla grande presenza di timo selvatico.
Grazie ai 686 metri sul livello del mare di Monte Falcone, il punto più alto dell’isola, è perfetta sia per gli amanti della vela e della subacquea sia per gli appassionati del trekking.
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L’unico centro abitato, omonimo dell’isola offre:
- un grazioso porticciolo;
- due spiagge cittadine raggiungibili a piedi, Scalo Vecchio e Scalo Nuovo;
- spiagge, raggiungibili solo via mare, di Cala Bianca con coste altissime a strapiombo sul mare, Praia dei Nacchi caratterizzata da ciottoli e acque trasparenti e Cala Nera, situata sotto il faro di Punta Libeccio;
- spiagge raggiungibili con più di un’ora e mezzo di cammino come Zotta Muletti e Spiaggia del Cretazzo;
- numerosissime grotte emerse e sommerse (si dice siano più di 400), tra le più è possibile annoverare Grotta del Cammello, Grotta Perciata, Grotta del Tuono, Grotta Presepe e Grotta della Bombarda.
Dunque, è sicuramente tra le isole d’Italia da visitare.
Palmarola, nel Lazio
Spostandoci verso il centro Italia, non possiamo non citare Palmarola la più selvaggia delle isole Pontine.
Ma dove si trova Palmarola precisamente? Lunga quasi 3 chilometri e larga solo 300 metri, quest’isola dista solo 8 miglia dal porto di Ponza.
L’origine del nome è da ricondursi alla presenza della palma nana, l’unica autoctona europea che cresce spontaneamente sulla sua superficie.
Appartenendo alle isole Pontine, anche Palmarola è di origine vulcanica, origine che l’ha caratterizzata con una meravigliosa costa rocciosa, ricca di: grotte, anfratti e calette che si alternano alle bianche scogliere a picco sul mare.
Una delle zone più caratteristiche è certamente quella della Cattedrale, scolpita da grotte che formano dei naturali archi a sesto acuto. Facendo un giro in barca sarà anche possibile ammirare:
- il Faraglione di Mezzogiorno;
- la Forcina;
- la Grotta del Gatto;
- le Galere.
Tuttavia, sarà difficile trovare spiagge di sabbia, infatti le uniche sono:
- Cala del Porto (o Spiaggia della Maga Circe);
- Cala Brigantina, così chiamata perché fino al ‘700 offrì riparo alle barche pirata.
Giannutri, in Toscana
Un’altra meta da scoprire è Giannutri, una piccola isola toscana situata a 11 km dall’Argentario e a 15 km dall’Isola del Giglio.
Giannutri ha una storia antica che, per via della sua forma a mezzaluna, la vede da sempre sacra alla dea Artemide. Con i suoi 500 metri di larghezza e 5 chilometri in lunghezza, quest’isola è parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Un arcipelago dove regnano la natura incontaminata e il silenzio. Il paesaggio selvaggio è caratterizzato da:
- morbide insenature;
- un mare cristallino;
- ripide scogliere;
- grotte marine;
- spiaggette nascoste;
- boschi impenetrabili.
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Oltre alla natura è poi possibile ammirare, immerse nella macchia mediterranea, le rovine di una sontuosa villa romana appartenuta alla famiglia dei Domizi Enobarbi risalente al II sec. d. C.
Essendo prevalentemente rocciosa l’isola offre:
- solo due punti d’approdo, in concomitanza delle relative uniche due spiagge, Cala Maestra e Cala Spalmatoio (di ghiaia e non attrezzate);
- paesaggi subacquei meravigliosi e ammirabili anche con lo snorkeling;
- sentieri perfetti per gli amanti del trekking.