La variante Omicron è la protagonista indiscussa, purtroppo, di queste festività e si sta propagando con grande rapidità nel nostro Paese. Stando a quanto dichiarato dal fisico Roberto Battiston, dell’Università di Trento, il giorno di Natale i casi di Omicron erano pari a circa il 45% del totale dei 54.762 contagi di Covid-19 che sono stati registrati nella Penisola.
In questo momento sono già 7 le regioni ad essere passate in giallo: Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, province autonome di Bolzano e Trento, Veneto. Ricordiamo che il passaggio dalla zona bianca alla gialla scatta al raggiungimento di tre parametri: incidenza settimanale dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti uguale o superiore a 50 casi, il tasso di occupazione dei posti letto ospedalieri nei reparti ordinari al 15% e quello nelle terapie intensive al 10%.
In realtà, allo stato attuale, non ci sono differenze significative tra zona gialla e zona bianca. Il Governo, infatti, per contrastare la variante, ha imposto anche in zona bianca nuove misure valide fino al 31 gennaio 2022, che, ad esempio, prevedono l’utilizzo della mascherina anche all’aperto (obbligo prima limitato alla zona gialla). L’uso della mascherina è stato poi “rafforzato” in tutta Italia, dal momento che per accedere a mezzi pubblici, treni, aerei, cinema, teatri è necessario indossare la Ffp2. E questo fino al termine dello stato di emergenza, che al momento è fissato al prossimo 31 marzo.
Chi rischia la zona gialla
Ci sono altre 4 regioni che hanno superato la soglia critica dei ricoveri sia in area non critica che in terapia intensiva: Piemonte, Lombardia, Lazio e Sicilia.
Hanno superato da giorni la soglia del giallo sia il Piemonte (696 casi settimanali ogni 100mila abitanti) con il 14,6% dei posti in terapia intensiva e il 19,2% nei reparti ordinari già occupati, sia il Lazio (418 nuovi positivi in una settimana ogni 100mila abitanti) con un tasso di ospedalizzazione nei reparti ordinari al 16% e in rianimazione (dato cabina di regia) all’11,5%. Boom di casi in Lombardia (961 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti): qui il tasso il tasso di ospedalizzazione si attesta al 16,1%, mentre la terapia intensiva è al 12,6%. Numeri d zona gialla anche per la Sicilia (302 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti), dove i ricoveri nei reparti ordinari sono saliti al 18,7% e quelli in terapia intensiva al 10,5%.
Se non ci sarà un’inversione del trend, il monitoraggio Iss previsto per il prossimo venerdì certificherà anche per queste regioni l’abbandono della zona bianca e il passaggio in gialla a partire dal 3 gennaio.