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Milioni di italiani stanno registrando anche un aumento generalizzato dei prezzi degli affitti, in particolare per quanto riguarda alcune tra le città più gettonate del nostro Paese.
Il trend che vede crescere il valore dei canoni immobiliari è certificato non solo dalle associazioni di categoria come Federconsumatori, ma anche da un altro grande soggetto commerciale specializzato nel settore: stiamo parlando di Housing Anywhere, la più grande piattaforma internazionale online per studenti e professionisti alla ricerca di alloggi e appartamenti disponibili.
Caro affitti, le città più costose d’Italia
Secondo gli ultimi dati raccolti dal sito confrontando i costi di affitto di oltre 52mila case presenti su tutto il territorio dell’Unione europea, nei primi mesi del 2023 i prezzi dei canoni mensili sono cresciuti quasi del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
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Analizzando strettamente la situazione italiana, le città più care in assoluto sono le metropoli: si parte con Milano, che rimane il capoluogo più costoso sia per un bilocale (con un affitto medio di 1800 euro) che per un monolocale (media di 1200 euro).
Differenze minime anche per Roma, dove ci vogliono circa 1700 euro per occupare un bilocale e poco più di 1000 euro per il canone di un monolocale.
Caro affitti, in queste città aumentano i prezzi dei canoni
I rincari maggiori si segnalano a Firenze, con un aumento medio della spesa che tocca il 13,5% rispetto al 2022: qui la cifra per affittare un monolocale si aggira sui 1050 euro, mentre si sale attorno ai 1500 euro per pagare il canone di un bilocale.
L’unica delle grandi città a segnare un dato in controtendenza è Torino. Nel capoluogo sabaudo i costi immobiliari sono scesi di alcuni punti percentuali rispetto allo scorso anno: per un bilocale occorre spendere attorno agli 870 euro (era circa 1000 dodici mesi fa), mentre per un monolocale il prezzo cala in media di 40 euro se confrontato con quello del 2022, passando da 620 euro a 580 euro di affitto.
* Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.