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La crisi economica ha alcuni effetti ben visibili e altri meno, il mondo immobiliare si muove un po’ in entrambi i panorami con alcune oscillazioni di mercato ben visibili: ecco nel dettaglio cosa sta accadendo in queste settimane ai mutui, ai prestiti e ai tassi di interesse.
Uno sguardo globale
Già da qualche mese si sta prospettando una situazione tutt’altro che rosea nel mondo immobiliare, qui infatti i tassi di interesse sui mutui continuano a salire (oramai la differenza tra variabile e fisso è pressoché trascurabile), mentre sono in calo i finanziamenti. Ed è probabile che la situazione proseguirà in questa direzione, dopo il nuovo annuncio della BCE che ha deliberato un nuovo rialzo dei tassi a giugno.
Unione dei Consumatori: è allarme
L’Unione Nazionale dei Consumatori ha espresso tutta la sua preoccupazione riguardo la presente situazione, rilasciando un’intervista dai toni tutt’altro che moderati e arrivando a commentare gli attuali rincari come delle vere e proprie “stangate”. Nonostante questo, i dati raccolti da Bankitalia evidenziano come il credito al consumo sia salito al 10,29% e i prestiti alle società non finanziarie sono saliti solo leggermente (poco più dello 0,20%).
Taeg e tassi di interesse
Rispetto all’anno scorso i tassi di interesse continuano a salire vertiginosamente: il Taeg infatti è attestato al 4,52% contro il 2,15% di aprile 2022 e addirittura l’1,74 del 2021, una crescita che l’Unc ha stimato essere superiore al 160%.
Tutto ciò si lo si può riscontrare nell’aumento della rata del mutuo a tasso variabile, la cui media è cresciuta da poco meno di 600 Euro (595) a ben 768 Euro: un aumento annuo superiore a 2.000 euro.
E i prestiti?
I prestiti nel settore privato pare stiano rallentando: se nei mesi scorsi si era registrato un leggero aumento di questi ultimi (circa 0,3%), questo non solo si è arrestato ma al momento è in calo dello 0,5% rispetto allo scorso anno. Anche i prestiti alle imprese registrano una simile tendenza, le società non finanziarie infatti hanno registrato un calo nei prestiti arrivato fino all’1,9%.