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Sicurezza in casa

Sicurezza in casa: la guida per vivere tranquilli


Quali sono i pericoli domestici più comuni e come fare per rendere una casa più sicura? Ecco un approfondimento completo sul tema.
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Incidenti domestici e furti possono compromettere la sicurezza in casa e minare il comfort e la tranquillità degli ambienti in cui si vive. Ecco perché è importante cercare di prevenire rischi interni e proteggere la casa da intrusioni, furti e danni strutturali, mettendo al sicuro chi la abita, dai più piccoli agli anziani fino agli animali domestici.

Ma quali sono i pericoli domestici più comuni e come fare per rendere una casa più sicura? Scopriamo tutto quello che c’è da sapere.

Quali sono i vari pericoli in casa e gli incidenti più frequenti

Come segnala anche l’Istituto Superiore di Sanità, gli incidenti domestici possono interessare persone di ogni fascia d’età, anche se le conseguenze più gravi si verificano nei bambini, negli anziani e nelle persone coinvolte in lavori domestici.

L’ISTAT definisce un incidente domestico come un evento imprevisto che può compromettere, in modo temporaneo o definitivo, la salute di chi lo subisce. Accade senza intenzione e può verificarsi non solo tra le mura di casa, ma anche negli spazi collegati come balconi, giardini, garage o scale.

Tra gli incidenti domestici più frequenti troviamo:

Molti di questi incidenti avvengono in cucina o bagno, dove convivono acqua, calore ed elettricità.

Come mettere in sicurezza la casa per animali e bambini

Al fine di garantire la sicurezza di grandi, piccoli e animali domestici è fondamentale adottare delle misure preventive, per esempio:

In ogni caso, è bene non sottovalutare le disposizioni delle autorità, come i Vigili del Fuoco. A questo proposito, per esempio, bisogna fare attenzione anche alle caratteristiche dei giocattoli (avendo cura che siano conformi alla normativa europea), sorvegliare i bambini quando li utilizzano, oltre che verificarne lo stato di usura.

Come prevenire incendi, esplosioni, allagamenti e altri incidenti

Oltre a seguire le precauzioni delle istituzioni e delle autorità di competenza, specialmente in caso di rischi concreti, ecco a cosa prestare attenzione per non inficiare sulla sicurezza in casa e come prevenire situazione:

Incendi e cortocircuiti

Allagamenti e inondazioni

Eventi naturali e calamità

Simboli dei prodotti chimici

Quando si utilizzano detergenti, solventi, vernici o altri prodotti chimici in casa, è fondamentale saper leggere e interpretare i simboli di pericolo che si trovano sulle etichette. Questi simboli, anche chiamati pittogrammi o simboli di rischio chimico, indicano i pericoli associati al prodotto e suggeriscono le precauzioni da adottare sia mentre si usano sia quando si conservano.

In Europa il sistema attuale è basato sul Regolamento CLP (Regolamento (CE) 1272/2008), che ha recepito il sistema GHS (Globally Harmonized System).

Ecco alcuni dei simboli più diffusi:

SimboloSignificato
Bombola / gas sotto pressioneContiene gas compressi, liquefatti o disciolti, che possono esplodere se riscaldati
FiammaProdotto infiammabile (liquidi, gas, solidi)
Fiamma su cerchio / comburenteProdotto ossidante / comburente che può favorire la combustione di altri materiali
Teschio con ossa incrociateTossicità acuta: può essere letale se ingerito, inalato o assorbito dalla pelle
CorrosionePuò causare gravi danni alla pelle, agli occhi e ai metalli
Punto esclamativoPuò provocare irritazioni cutanee o respiratorie
Salute / pericolo per la salute a lungo terminePossibile effetto grave: cancerogenicità, tossicità per organi, sensibilizzazione respiratoria
Ambiente acquaticoPericoloso per gli organismi acquatici

Accanto ai pittogrammi, generalmente sulle etichette si possono trovare anche:

Inoltre, la scheda di sicurezza (SDS / MSDS) completa fornisce ulteriori dettagli, per esempio: composizione, limiti d’esposizione, dispositivi di protezione individuale, modalità di smaltimento.

Come fare lavori in casa, pulizie o ristrutturazioni in sicurezza

Le attività di manutenzione, pulizia o ristrutturazione possono sembrare banali, tuttavia possono provocare incidenti domestici di diversa portata. Ecco una serie di accorgimenti che è possibile adottare per prevenirli:

In generale, per lavori più complessi è opportuno rivolgersi a esperti del settore, avendo cura che siano rispettate le normative vigenti in materia di sicurezza.

scala con secchio e rullo

Come prevenire furti in casa (incluso il furto d’auto in garage o giardino)

Per ridurre al minimo il rischio di intrusione nella propria abitazione o nei luoghi dove si parcheggia l’auto è possibile installare:

In generale, per evitare furti, come segnala anche il Ministero dell’Interno:

In ogni caso, in caso di pericolo è opportuno contattare il 112.

Come fare la valutazione dei rischi di furto nei vari ambienti domestici

Prima di scegliere quali dispositivi installare o quanto investire in sicurezza, è utile fare un’analisi dei rischi specifica per la propria abitazione.

Dopo aver valutato le condizioni di serrature e infissi, è utile identificare i punti d’accesso della casa (porte principali, porte secondarie, porte del garage, finestre o balconi) e gli spazi esterni che potrebbero incentivare l’intromissione di estranei (per esempio scale esterne, grondaie, alberi o elementi che possono facilitare l’arrampicata).

Prima di procedere è bene fare una la lista delle priorità, cercando di intervenire prima sui punti più deboli e bilanciare investimenti. Per esempio, le porte blindate hanno un costo elevato, ma sono un deterrente forte; le inferriate per finestre possono essere più economiche, ma comunque efficaci.

È possibile richiedere la valutazione di un esperto per avere una visione oggettiva e installare dispositivi che siano certificati e a norma.

Tutti i sistemi di allarme e di antifurto

Come scegliere l’antifurto? Esistono diverse opzioni in commercio, tra queste:

Sensori

Videosorveglianza e integrazione

Tipologie di dispositivi avanzati

Negli impianti moderni si trovano soluzioni molto diverse tra loro, tra le più diffuse ci sono gli antifurti nebbiogeni e gli antifurti fumogeni.

Questi ultimi rilasciano fumo vero e proprio, che si genera attraverso combustione o reazione termica. L’antifurto fumogeno può lasciare odori o residui nell’ambiente ed è usato soprattutto per dissuadere e spaventare l’intruso, ha una breve durata ed è adatto in ambienti piccoli o contesti temporanei (per esempio un cantiere).

L’antifurto nebbiogeno, invece, è un sistema professionale e certificato che utilizza un liquido a base di glicole o glicerina alimentare che, riscaldato, produce una nebbia fredda, atossica e innocua per persone, animali e oggetti. Ha una durata più lunga rispetto ai fumogeni, riesce a coprire ambienti più ampi e si attiva automaticamente tramite centrale d’allarme.

Tra i dispositivi più avanzati ci sono anche quelli che prevedono il collegamento dell’impianto a una centrale operativa (servizio di vigilanza), dunque: non appena c’è una segnalazione, la centrale verifica e contatta il proprietario e, se previsto, allerta pattuglie o fornisce istruzioni di intervento, accorciando i tempi di reazione.

I dispositivi biometrici (lettori di impronta, riconoscimento facciale) offrono un accesso molto più personale e difficile da contraffare rispetto alle chiavi tradizionali, sono ideali per porte principali o aree sensibili, tuttavia non si deve sottovalutare la gestione della privacy e la verifica dell’affidabilità del sistema.

Per garantire connettività anche in caso di sabotaggio delle linee, si possono utilizzare SIM per antifurto (GSM/IoT) che mantengono il canale dati e permettono monitoraggio da remoto anche durante black-out della rete fissa.

Per non dipendere completamente dalla rete elettrica, avere un generatore separato per la centrale e i dispositivi critici assicura che sensori, comunicazioni e sistemi di registrazione rimangano operativi.

Anche l’audio bidirezionale integrato nelle telecamere è un sistema di sicurezza avanzato. Consente di scoraggiare attivamente persone sospette o di comunicare con chi è sul posto prima dell’arrivo dei soccorsi.

Queste tecnologie, combinate tra loro, permettono una protezione multilivello che interviene già nelle fasi iniziali di un’intrusione, aumentando notevolmente la sicurezza preventiva dell’abitazione o dell’attività commerciale.

In ogni caso, la scelta del miglior antifurto dipende da vari fattori, da valutare a seconda delle proprie esigenze e nel rispetto della normativa vigente.

Antifurto cablato o wireless?

Meglio una tecnologia di collegamento cablata o wireless (a onde radio)? Ecco una panoramica sulle loro caratteristiche:

Antifurto cablato

L’antifurto cablato utilizza cavi fisici per collegare tra loro i vari componenti: sensori, sirene, centralina e telecamere. Questo tipo di soluzione:

Tuttavia, installare un impianto cablato richiede interventi più invasivi e costosi, perché sono necessarie canaline oppure opere murarie. Inoltre, essendo difficile da modificare in seguito, risulta essere più indicato in nuove costruzioni o ristrutturazioni, dove i cavi possono essere predisposti durante i lavori.

Antifurto wireless

Gli antifurti wireless comunicano tramite onde radio criptate, eliminando la necessità di cablaggi fisici. Tra i vantaggi di questa soluzione si riscontrano l’installazione rapida e flessibile, con la possibilità di aggiungere facilmente nuovi sensori o telecamere e anche una gestione più smart. Infatti, molti sistemi wireless si collegano ad app per smartphone e permettono il controllo remoto.

Tuttavia, occorre sostituire periodicamente le batterie nei sensori e considerare la possibilità (seppur rara) di interferenze radio o perdita di segnale in ambienti con muri spessi.

I moderni impianti wireless, tuttavia, usano frequenze criptate e protocolli anti-jammer che rendono il rischio di manomissione molto basso.

Cosa fare se si trovano i ladri in casa

Quando ci si accorge o si sospetta la presenza di ladri in casa, le azioni che si compiono nei primi istanti possono fare la differenza per preservare la propria incolumità.

Dunque, se ci si accorge della presenza di intrusi nella propria abitazione è indispensabile mettersi al sicuro, uscendo subito senza farsi notare (se è possibile) o mettendosi in un’altra stanza.

Una volta al sicuro, è fondamentale chiamare immediatamente il numero unico di emergenza 112, indicando indirizzo, dettagli sull’evento e se si sospetta che i ladri siano ancora in casa.

La presenza di allarmi o telecamere potrà aiutare le forze dell’ordine a ricostruire l’accaduto.

Cosa fare dopo aver subito un furto domestico

Subire un furto in casa è un evento che può avere un impatto non solo materiale, ma anche emotivo. Per questi motivi, è bene denunciare il furto alla polizia o i carabinieri (qualora non fossero stati contattati in precedenza).

Dopo essersi accertati che i ladri non siano più presenti, è preferibile non spostare o toccare oggetti per evitar di compromettere prove utili alle indagini. Documentare tutto con foto e filmati può essere utile anche alle forze dell’ordine e all’assicurazione (in caso di polizza casa o contro furti), insieme alla creazione di un elenco dettagliato degli oggetti rubati e all’eventuale raccolta di immagini provenienti direttamente dai sistemi di sorveglianza, se presenti.

Successivamente, occorre sistemare gli ambienti colpiti dai danni e aumentare la sicurezza in casa, valutando di:

Come mettere in sicurezza la casa: interni, balconi, terrazzi e spazi esterni

Balconi, cantine, garage, muretti, alberi o lampioni possono rappresentare vie di arrampicamento o punti vulnerabili sfruttabili dai ladri. Ecco perché è bene mettere in sicurezza anche gli spazi esterni.

In generale, non occorre sottovalutare la manutenzione regolare degli strumenti e dei dispositivi di sicurezza che si utilizzano spesso in maniera combinata, tra i più diffusi:

Come segnalato in precedenza, molti sistemi moderni consentono anche di ricevere notifiche in tempo reale e avvisare automaticamente le forze dell’ordine in caso di intrusione.

Ecco come mettere in sicurezza tutti gli ambienti interni ed esterni per prevenire furti e incidenti, anche in zone più isolate.

Sicurezza degli ambienti interni

Per migliore la sicurezza interna è opportuno:

Balconi e terrazzi

I balconi e i terrazzi, soprattutto ai piani bassi o vicini a grondaie e alberi, sono tra i punti di accesso preferiti dai ladri.

Installare grate o inferriate di sicurezza, barriere verticali, così come rinforzare le ringhiere con pannelli o reti anti-scavalcamento (avendo cura di non posizionare arredi esterni che in certi casi possono facilitare l’intromissione di terzi in casa) può migliorare la sicurezza di questi ambienti.

Prediligere sistemi di illuminazione con sensore di movimento aiuta a dissuadere gli intrusi nelle ore notturne.

Garage, cantine e ripostigli

Spesso trascurati, garage e cantine contengono biciclette, attrezzi o automobili. Oltre a evitare di lasciare telecomandi e chiavi in macchina e a custodire con dei lucchetti gli oggetti di valore che si trovano al loro interno, è possibile proteggere questi spazi attraverso:

Muretti, grondaie, lampioni e alberi

Ecco come evitare ogni tentativo di arrampicata:

Sicurezza del giardino e delle siepi

Le siepi e i cancelli devono garantire privacy senza compromettere la visibilità, per questo è preferibile fare in modo che non eccedano in altezza e illuminare con sensori di movimento lungo il perimetro del giardino.

Anche telecamere con visione notturna e collegamento remoto, così come cancelli automatici possono aiutare.

telecamera in giardino

Come mettere in sicurezza i perimetri, i giardini e le prese elettriche esterne

Il perimetro della casa è la prima linea di difesa. Recinzioni solide e cancelli dotati di sistemi di blocco automatico riducono notevolmente il rischio di intrusione, soprattutto se abbinati a un’illuminazione strategica e sempre funzionante.

Un giardino ben curato, con siepi basse e luci che si attivano al passaggio, comunica ordine e presenza costante, elementi che possono scoraggiare i ladri.

Anche le prese elettriche esterne meritano attenzione: dovrebbero essere protette da coperture impermeabili e realizzate secondo le norme di sicurezza. Evitare prolunghe scoperte o collegamenti improvvisati è essenziale non solo per prevenire incidenti domestici, ma anche per evitare che eventuali malintenzionati possano manomettere l’impianto elettrico.

In presenza di giardini ampi o terrazze con illuminazione indipendente, è consigliabile installare un interruttore differenziale dedicato, in modo da isolare eventuali guasti senza compromettere il resto dell’impianto domestico.

Sicurezza attiva o passiva?

Quando si parla di protezione domestica, è importante distinguere tra:

Sicurezza passiva

Si tratta di soluzioni fisiche e strutturali che impediscono o rallentano l’ingresso dei malintenzionati, come per esempio: porte blindate, inferriate, persiane rinforzate, vetri antieffrazione, cancelli o barriere meccaniche.

Sicurezza attiva

Comprende sistemi che rilevano o reagiscono a un tentativo di intrusione, come telecamere, sensori, sirene e impianti di allarme collegati a centrali operative.

L’efficacia massima per ridurre il rischio di furto si ottiene combinando entrambi gli approcci.

Per interventi minori puoi ricorrere al fai da te, ma per impianti elettrici o antifurti complessi è consigliato affidarsi a tecnici certificati o consulenti per la sicurezza.

Quali sono i dispositivi migliori per evitare furti?

Rendere la propria casa sicura non significa solo installare un antifurto o una telecamera, ma creare un sistema di protezione integrato che parta dagli elementi più strutturali (come porte, finestre e infissi), fino ai dispositivi più tecnologici.

Infissi, porte e serrature

Gli infissi rappresentano uno dei punti più vulnerabili di un’abitazione. La scelta di modelli con telaio in acciaio o alluminio rinforzato, unita a vetri stratificati o antieffrazione, è fondamentale per prevenire le effrazioni.

Anche le porte blindate rivestono un ruolo chiave: le migliori sono certificate secondo la norma europea UNI EN 1627, che definisce sei classi di resistenza. Per un’abitazione privata, la classe 3 o 4 è spesso la più indicata, in quanto garantisce una protezione elevata contro tentativi di scasso con leve o attrezzi.

Come scegliere la serratura della porta? Rispetto a delle serrature a doppia mappa, per esempio, le serrature moderne combinano robustezza meccanica e tecnologia digitale. Le serrature a cilindro europeo restano una garanzia per sicurezza e durata, ma le versioni elettroniche o smart lock stanno conquistando sempre più spazio grazie alla possibilità di gestione tramite smartphone, impronte digitali o codici temporanei.

Queste soluzioni permettono di controllare gli accessi anche a distanza e di ricevere notifiche in tempo reale, migliorando sensibilmente la sicurezza quotidiana.

Tapparelle, persiane e inferriate

Le tapparelle blindate in acciaio o alluminio coibentato offrono una buona barriera fisica e, se integrate con sensori di sollevamento o blocchi automatici, impediscono aperture forzate dall’esterno.
Le persiane blindate, invece, sono una scelta discreta ma esteticamente gradevole, soprattutto nelle abitazioni con vincoli architettonici o in contesti storici.

Le inferriate restano una delle soluzioni più affidabili: oggi esistono modelli pieghevoli o removibili che uniscono design e funzionalità, con trattamenti antiruggine e chiusure di sicurezza certificate. Oltre alla protezione, contribuiscono anche a un maggiore senso di tranquillità, soprattutto nelle abitazioni ai piani bassi o con accesso diretto a giardini e terrazzi.

Cancelli, barriere e dissuasori

Cancelli automatici dotati di blocchi elettromeccanici e sistemi di chiusura automatica offrono una maggiore resistenza rispetto ai modelli tradizionali.

L’integrazione con barriere a infrarossi, fotocellule o sensori di movimento permette di segnalare immediatamente movimenti sospetti.

Anche i dissuasori visivi (come luci con accensione automatica o cartelli che segnalano la presenza di telecamere) si rivelano strumenti efficaci per disincentivare l’effrazione.

Telecamere e antifurti

Le telecamere di videosorveglianza rappresentano oggi uno dei dispositivi più evoluti. I modelli moderni offrono risoluzione HD, visione notturna e connessione Wi-Fi, consentendo di monitorare la casa in tempo reale tramite app.
Le telecamere IP con intelligenza artificiale sono in grado di distinguere tra persone, animali e movimenti accidentali, riducendo i falsi allarmi.

Molti sistemi combinano sensori di apertura, rilevatori volumetrici e sirene connesse a centrali operative o app mobili.

Casseforti e vetri antieffrazione

Oltre a prevenire l’ingresso dei ladri, è importante proteggere ciò che si trova all’interno. Le casseforti certificate (classe S2 o superiore) offrono una sicurezza adeguata per contanti, gioielli e documenti. I modelli a incasso o a muro sono i più discreti, mentre quelli con apertura biometrica aggiungono un ulteriore livello di protezione.

I vetri antieffrazione, realizzati con pellicole stratificate o PVB, non solo resistono ai tentativi di rottura, ma rallentano l’intruso, dando tempo all’allarme di entrare in funzione. In molte abitazioni moderne vengono installati in combinazione con infissi a taglio termico, garantendo sia sicurezza che efficienza energetica.

Sensori e barriere antintrusione

I sensori di vibrazione o rottura vetro individuano tentativi di scasso prima che avvenga l’effrazione, mentre i sensori magnetici applicati a porte e finestre rilevano aperture anomale.

Le barriere antintrusione, se installate correttamente, impediscono l’ingresso forzato anche in caso di danneggiamento degli infissi.

Le classi di sicurezza

A porte, infissi, serramenti viene spesso attribuita una classe di sicurezza o classe antieffrazione: un parametro che indica quanto quel determinato dispositivo riesce ad un tentativo di effrazione. La classificazione più diffusa è disciplinata dalle norme UNI EN 1627:30 che definiscono le prove da superare.

Spesso si parla di “classi antieffrazione RC” (RC = Resistance Class), che vanno dalla classe 1 alla classe 6 indicano la capacità di resistere a strumenti e attacchi di gravità crescente. Ecco una tabella riassuntiva che mostra per ciascuna classe (Classe 1 → Classe 6) che tipo di resistenza è richiesta:

Classe di sicurezzaA che cosa resiste / quali strumenti possono essere usati dall’aggressore
Classe 1Solo forza fisica o tentativo rudimentale (spallata, calci)
Classe 2Strumenti semplici come cacciaviti, tenaglie, coltelli
Classe 3Piede di porco, attrezzi da scasso più impegnativi
Classe 4Attacchi con seghe, trapani, accette, scalpelli – strumenti “da professionista”
Classe 5Attacchi con strumenti elettrici più potenti, mole ad angolo, seghe a sciabola
Classe 6Protezione massima: attacchi professionali, strumenti industriali, esplosivi

La classe si riferisce al solo dispositivo certificato (porta, infisso) e al suo test in laboratorio. Non garantisce automaticamente la sicurezza totale della casa, perché contano anche altri fattori come: installazione, controtelaio, qualità muraria, infissi secondari. Per questo motivo, occorre valutare la necessità anche di altri sistemi di sicurezza.

Intelligenza artificiale e domotica per la sicurezza

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la sicurezza domestica grazie alla domotica, trasformando le abitazioni in ambienti più intelligenti, reattivi e protetti.

I moderni sistemi di allarme non si limitano più a suonare in caso di intrusione, ma analizzano i comportamenti abituali, distinguendo un movimento sospetto da quello di un familiare o di un animale domestico. Le telecamere smart con IA riconoscono volti e veicoli autorizzati, inviando notifiche solo quando serve e cercando evitando falsi allarmi.

Attraverso app e assistenti vocali, è possibile gestire serrature, luci, tapparelle e sensori da remoto, simulando la presenza in casa anche durante le assenze. Inoltre, l’integrazione tra intelligenza artificiale e domotica permette di coordinare più dispositivi in modo autonomo: per esempio, se un sensore rileva un’apertura anomala, il sistema può accendere le luci esterne, bloccare l’accesso e avvisare automaticamente il proprietario o la centrale di sicurezza.

Tutto ciò contribuisce ad anticipare i rischi e potenziare la prevenzione, rendendo la casa sempre più sicura e connessa.

Assicurazioni per furti, calamità, vandalismo e incidenti domestici

Oltre alle misure di prevenzione fisiche e tecnologiche, si potrebbe valutare la possibilità di stipulare un’assicurazione sulla casa per:

Bonus, agevolazioni e detrazioni per la sicurezza in casa

Per potenziare la sicurezza in casa, per il 2025 è stato previsto il Bonus Sicurezza, con una detrazione del 36% su dieci quote annuali di importo uguale e un tetto massimo che ammonta a 48.000 euro. L’agevolazione è cumulabile, ma i pagamenti effettuati devono essere documentati e tracciabili.

Questa misura, rivolta non solo ai proprietari, ma anche agli inquilini, ai comodatari e ai titolari di diritti reali sugli immobili oggetto di intervento, riguarda gli interventi volti a installare:

A che piano abitare?

A che piano è meglio abitare? Scegliere tra un appartamento ai piani alti o ai piani bassi non riguarda solo la vista o la comodità, ma può influire anche sulla sicurezza e sul comfort in generale.

Abitare ai piani alti consente di godere di meno rumori, luminosità e vista migliori e di avere un minor rischio di intrusioni: i ladri, infatti, tendono a colpire più facilmente abitazioni ai primi piani o con accesso diretto dal giardino. Tuttavia, non sono esenti da furti o intrusioni di sconosciuti.

Bisogna anche considerare che un appartamento nei piani alti richiede anche tempi maggiori di evacuazione in caso di emergenza e dipendenza dall’ascensore (che diventa impraticabile in caso di guasti o blackout).

Per quanto riguarda i piani bassi, invece, sono più comodi per anziani, famiglie con bambini o persone con mobilità ridotta. Comportano meno costi di riscaldamento, ma anche una maggiore esposizione a rumori stradali, una minore privacy e un maggior rischio di effrazioni.

In generale, per migliorare la sicurezza in casa (non solo se si vive ai piani più bassi), è possibile installare dispositivi di sicurezza (porta blindata o inferriate), oltre che sistemi di allarme e di antifurto.

In che zona è più sicuro abitare?

Stabilire dove abitare dipende da vari fattori. In generale, a seconda delle proprie esigenze, quando si sceglie la zona in cui si andrà a vivere è preferibile:

Come aumentare la sicurezza in condominio?

Per evitare furti in condominio e renderlo più sicuro è essenziale adottare sia misure tecniche che buone prassi di gestione collettiva, da discutere e valutare durante le assemblee condominiali. Innanzitutto, è possibile installare un controllo accessi efficace (per esempio portone con badge, videocitofono, cancelli telecontrollati), per limitare l’entrata di estranei nelle aree comuni.

Le aree sensibili come garage, cantine, androni e cortili (in cui si possono verificare anche i furti di auto) richiedono anche un buon sistema di videosorveglianza con registrazione controllata, oltre che un cartello informativo che sia conforme alle norme sulla privacy.

Un impianto di videosorveglianza condominiale può includere telecamere installate in punti strategici, come:

videosorveglianza in condominio

Vigilanza privata

Imprese, privati e condomini possono decidere di affidarsi a servizi di vigilanza privata per incrementare la sicurezza. Le agenzie di vigilanza offrono diversi livelli di servizio:

Una ditta di vigilanza privata consente di ridurre i tempi di intervento in caso di emergenza e di dissuadere potenziali malintenzionati, grazie alla presenza visibile delle pattuglie o al collegamento diretto con le forze dell’ordine.

Dove nascondere soldi e cose preziose in casa

I ladri conoscono bene i nascondigli “classici” (per esempio, il cassetto della biancheria, il materasso o la cassetta dello sciacquone). Dunque, dove si possono tenere i soldi o altre cose preziose in casa? Ecco alcune opzioni:

Dove tenere gli oggetti di valore?

Per i beni di maggior valore, la soluzione migliore è sempre una cassaforte che, tuttavia, è bene nascondere al meglio nel muro dietro ad altri elementi, in un mobile massiccio o nel pavimento.

Per quanto riguarda documenti di valore, il modo più sicuro per conservarli e preservarli è in una cassetta di sicurezza bancaria o su una chiavetta USB cifrata (protetta da password complessa), da nascondere in un luogo inaccessibile.

Il rapporto con i vicini

Pur se non sempre esenti da conflitti o incomprensioni, avere un buon rapporto con i vicini di casa può essere utile anche a:

Come proteggere la casa quando si va in vacanza o ci si allontana per periodi ricorrenti

Quando si parte frequentemente o per più giorni (magari perché si è via durante le feste), oltre a chiudere porte e finestre, è preferibile mettere in atto una serie di strategie strutturate non solo contro i malintenzionati ma anche per proteggere la casa dal maltempo.

Come menzionato finora, in generale, in un’ottica di prevenzione, è importante installare serrature robuste, porte blindate e sistemi di allarme, così come optare per una polizza assicurativa. Un impianto d’allarme collegato a una centrale operativa attiva 24/7 è uno dei deterrenti più efficaci (oltre a notificare subito se succede qualcosa), così come optare per l’installazione di telecamere smart, sensori di movimento e monitoraggio da remoto.

Nel caso di assenze per periodi prolungati, si può procedere con la gestione delle presenze simulate, attraverso, per esempio, dispositivi smart per accendere e spegnere luci (o anche la radio/TV) a orari variabili, così da dare l’impressione che qualcuno sia in casa.

Anche chiedere aiuto a un vicino affidabile può essere utile per ritirare la posta (evitando dunque che si accumuli e che possa potenzialmente indicare una scarsa presenza di persone in casa), controllare occasionalmente l’abitazione e intervenire qualora notasse qualcosa di strano. Anche la Polizia di Stato consiglia di lasciare qualche luce accesa o un elettrodomestico in funzione per “sviare” i possibili ladri dal sospetto di un’abitazione vuota.

Come accennato in precedenza, è fondamentale evitare di fornire segnali della propria assenza dai social o in caso di periodi ripetuti via di casa, anche provare a differenziare le proprie abitudini o di usare dei deterrenti, come: luci accese, musica o televisore in funzione. 

Come gestire la copia delle chiavi e telecomando di casa

Sapere quante copie delle chiavi esistono e chi le possiede è fondamentale per tenere sotto controllo gli accessi. Per questo motivo, è bene evitare di distribuire copie senza tracciarle, mentre è importante concederle soltanto a persone di fiducia.

Per una maggiore sicurezza, si può optare per chiavi a profilo registrato o smart lock con accessi digitali temporanei: pratici, sicuri e senza duplicati fisici.

Mai scrivere su portachiavi nome o indirizzo: in questo modo qualora si dovessero perdere, si eviterà di fornire indicazioni sulla posizione dell’abitazione. Inoltre, è bene non lasciare mai copie nascoste sotto zerbini o vasi.

Anche il telecomando del garage o del cancello va custodito con attenzione: per questo è meglio evitare di lasciarlo in auto o in vista. Si può conservare in casa, in un punto sicuro e non accessibile dall’esterno.

In caso di perdita, è bene disattivarlo o riprogrammarlo. Per maggiore protezione, si possono scegliere dispositivi con rolling code o app di controllo via smartphone, così da ridurre il rischio di clonazione.

Animali da guardia, segnali dissuasori e telecamere finte per una casa più sicura

La presenza di un cane da guardia può contribuire a migliorare la sicurezza in casa, configurandosi anche come un deterrente per malintenzionati.

Tuttavia, non tutti i cani sono adatti a compiti di sorveglianza. Tra le razze più adeguate si riscontrano:

È però fondamentale un addestramento professionale e rispettoso, che punti sull’obbedienza, la socializzazione e la gestione del territorio senza incoraggiare l’aggressività e senza dimenticare che occorre fornire al cane da guardia lo spazio e la cura necessari al suo benessere.

Accanto agli animali, segnali visivi e adesivi dissuasori, come il classico Attenti al cane” o “Area videosorvegliata” potrebbero scoraggiare tentativi di intrusione. Anche le telecamere finte, se ben posizionate e credibili, possono avere un effetto deterrente iniziale, ma non sostituiscono mai un impianto reale.

In generale, un sistema di sicurezza integrato e su più livelli di difesa si configura come la scelta più funzionale.

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