Agosto è arrivato e, con esso, anche le ferie per milioni di italiani. Strade cittadine semi deserte, palazzi con pochissimi occupanti e meno occhi e orecchie che possano difendere il nostro appartamento lasciato incustodito dalle visite, inaspettate e non gradite, dei topi d’appartamento.
Secondo quelli che sono dati ufficiali rilasciati dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza della Polizia di Stato e dal Ministero degli Interni, nel corso del 2011 i furti in appartamento hanno visto un incremento notevole se confrontati con quelli registrati nel 2010: più 15%. Prendendo in esame un arco temporale maggiore, venti anni, il numero delle visite dei topi d’appartamento è passato dai duecento mila ai quattrocento trentamila ogni centomila abitanti.
Nel loro resoconto, Viminale e Dipartimento di Pubblica sicurezza hanno evidenziato come la prevenzione sia la migliore delle cure. In aiuto delle case lasciate sole possono essere impiegati tanto dei deterrenti “meccanici” quanto “tecnologici”.
Nel primo gruppo rientrano, ad esempio, le grate alle finestre e le porte blindate che è sempre bene tenere aggiornate con gli ultimi ritrovati delle aziende che operano in questo campo, o le chiavi speciali che, per quanto non certo economiche, permettono al proprietario di tenere traccia di qualunque doppione venga richiesto ed eseguito.
Anche la domotica può essere una vera svolta nel controllo a distanza e nella protezione dei nostri appartmenti; l’eccellenza italiana dell’automazione casalinga ha creato prodotti ottimi, lontani anni luce dagli impianti d’allarme dei decenni scorsi, e se il costo di installazione potrebbe spaventare qualcuno, per convincerlo basti ricordare quelli che sono i massimali riconosciuti dalle compagnie assicurative in caso di furto; Poste Assicura, ad esempio, copre forfettariamente 6.000 euro per un appartamento di 100 metri quadri.
Decisamente meglio ricorrere ad altri rimedi e ricordare, ancora una volta, che prevenire è meglio che curare.