Indice dei contenuti
Con l’accorpamento tra Tasi e Imu è bene sapere come funziona il loro pagamento, chi è esente e quali sono le scadenze. Vediamole di seguito.
Che cos’è la Tasi e chi deve pagarla
La Tasi, Tassa sui Servizi Indivisibili, comprende attività come la manutenzione delle strade, dell’illuminazione pubblica o degli spazi verdi.
Quando è stata istituita, nel 2014, la legge prevedeva che il suo pagamento spettasse all’affittuario per una quota compresa tra 10-30%; nel 2016, invece, la Legge di Stabilità ha stabilito che l’inquilino non fosse più tenuto a pagarla se l’immobile in locazione è la sua abitazione principale.
Oggi non sono tenuti al pagamento della Tasi nemmeno i proprietari, se l’immobile è utilizzato come abitazione principale, a meno che non si tratti di beni di lusso (categorie catastali A1, A8 e A9). Sono inoltre previsti sgravi per le seguenti categorie di immobili:
- agevolazione del pagamento del 50% dell’aliquota prevista per abitazione in comodato d’uso gratuito a un parente di primo grado;
- agevolazione fino al 75% per contratti in locazione che coinvolgono immobili affittati a studenti universitari per periodi da 6 mesi a 3 anni, contratti di locazione agevolati della durata di 3 anni più 2 di rinnovo, contratti transitori con durata da 1 a 18 mesi.
Leggi Anche: QUAL È IL TERMINE PER PAGARE L’IMU E DOPO QUANTI ANNI VA IN PRESCRIZIONE?
Accorpamento Tasi e Imu: le scadenze
Il calcolo della Tasi dipende dall’aliquota applicata dal Comune a seconda del tipo di immobile: per la prima casa può arrivare fino a un massimo del 3,3 per mille, per le seconde case può toccare anche l’11,4 a cui si aggiunge l’Imu.
Con l’accorpamento delle due imposte, quindi, non solo il costo delle tasse per la casa potrebbe salire notevolmente ma occorre anche prestare attenzione alla modalità di pagamento.
Vengono infatti confermate le due rate già previste per l’IMU – acconto il 16 giugno, saldo il 16 dicembre – inoltre per pagare l’Imposta Municipale Propria con l’accorpamento Tasi va utilizzato il modello F24, che si può presentare in banca, a qualunque ufficio postale, nei Caaf e presso commercialisti o associazioni di categoria.