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Le ultime novità dal mondo della cultura milanese: riapre dopo ben quattordici anni di chiusura lo storico Cinema Orchidea. Ripercorriamo insieme la sua storia, le ultime avventure e le speranze dei nuovi e vecchi affezionati.
Un po’ di storia
Il Cinema Orchidea nacque nel 1909, all’epoca venne fondato con il nome di Cinema Verdi, ma dopo poco tempo cambiò nome in Cinema Gorizia.
Il cinema divenne particolarmente famoso nel secondo dopoguerra proiettando le seconde visioni delle pellicole statunitensi, qui ebbe un discreto successo fino agli anni ‘60, agli inizi degli anni ‘90 invece iniziò il declino che lo portò ad una chiusura temporanea nel 2009, ma che invece è durata fino ad oggi.
Dove si trova?
Lo storico cinema milanese si trova in via Terraggio, si tratta di una zona molto centrale, infatti la sala è situata in una posizione equidistante tra la celebre Basilica di Sant’Ambrogio e la chiesa di Santa Maria delle Grazie in Zona Magenta. È un vero peccato dunque che la città di Milano abbia perso uno storico polo culturale, nonché centralissimo, come il Cinema Orchidea.
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Una nuova riapertura?
Per fortuna sembrerebbe che lo storico cinema sia prossimo ad una riapertura, molte voci e rumors infatti sembrano puntare il dito verso la fine del 2023. Ma cosa è cambiato?
A sponsorizzare la riapertura del cinema è stata la Campari, la celeberrima azienda dell’aperitivo per antonomasia pare infatti abbia finanziato la struttura e Matthijs Kramer, managing director dell’azienda in Italia, ha commentato: «Abbiamo voluto dare un contributo concreto, per supportare l’arte cinematografica e riportare in vita un importante punto di riferimento culturale per la città».
Il commento del sindaco
Il sindaco di Milano ha accolto a braccia aperte l’iniziativa della Campari, si è fatto portavoce dell’entusiasmo cittadino e lo ha espresso in toto nel corso di una recente intervista: «Sono felice che questo brand, emblema internazionale del rito meneghino e italiano dell’aperitivo, momento di relax e socialità al termine di giornate più o meno impegnative, abbia deciso di essere al nostro fianco anche in un progetto dal grande valore culturale per l’intera città».