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L’installazione di un nuovo condizionatore a pompa di calore rientra fra gli interventi che danno diritto ad agevolazione fiscali? E se sì, a quali? La domanda è stata posta di recente all’Agenzia delle Entrate da parte di un contribuente. Ecco la risposta.
Condizionatore a pompa di calore e Bonus ristrutturazione
In base all’articolo 16-bis del Tuir, l’installazione di un condizionatore a pompa di calore su immobili residenziali dà diritto alla detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute, il cosiddetto Bonus ristrutturazione, che può essere richiesto per:
- interventi di manutenzione straordinaria: (sostituzione infissi, installazione di ascensori, miglioramento di servizi igienici, interventi finalizzati al risparmio energetico e, appunto, installazione di impianti di climatizzazione invernali ed estivi);
- ristrutturazione edilizia: (aperture finestre, realizzazione di balconi, demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente ecc.);
- restauro e risanamento conservativo (eliminazione di situazioni di degrado).
Per quanto riguarda le modalità di pagamento, ricordiamo che sono ammessi esclusivamente i bonifici bancari o postali, anche “on line”.
Bonus mobili in caso di manutenzione straordinaria
L’Agenzia delle Entrate, nel caso preso in esame, spiega che il contribuente ha diritto anche al Bonus mobili, una detrazione Irpef del 50% che il Governo ha prorogato fino al 2024, seppur con tetti massimi di spesa a scalare: 10mila euro per il 2022, 5mila per il 2023 e il 2024.
Per accedere all’agevolazione, il requisito fondamentale è che, nel contesto di una ristrutturazione edilizia, si effettuino interventi di manutenzione straordinaria, come appunto l’installazione di un nuovo impianto di climatizzazione. Ricordiamo infine che è fondamentale avere iniziato i lavori di ristrutturazione prima dell’acquisto dei mobili (o dei grandi elettrodomestici).