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In estate, i balconi delle abitazioni spesso sono arricchiti dalla presenza di piante e fiori.
A volte, però, foglie, fiori o rametti possono cadere non solo nel balcone in cui si trovano, ma anche in quelli sottostanti, provocando fastidio da parte dei vicini di casa.
Il caso dei gerani che sporcano i balconi sottostanti
In modo particolare, la pianta del geranio possiede fiori con petali che sporcano e macchiano.
Queste situazioni possono provocare litigi tra condomini e richieste di intervento all’amministratore.
Può capitare che qualcuno che abita a un piano basso subisca la caduta continua di petali dei gerani dai piani di sopra e sia costretto a pulire continuamente il proprio balcone, il cui pavimento risulta macchiato.
In questi casi, l’amministratore non ha poteri di intervento in quanto non sono coinvolte parti comuni dell’edificio, ma il danno proviene da proprietà privata e riguarda ugualmente parti di proprietà esclusiva.
Il modo corretto di approcciarsi al problema
Naturalmente, il modo più logico e corretto per approcciarsi al problema è quello di affidarsi al buonsenso, senza dover ricorrere ad avvocati o a organismi di mediazione.
In questo caso, come in altri casi di discussioni condominiali, bisognerebbe dialogare per spiegare in modo educato ma deciso la situazione e per cercare di far capire ai vicini che alcuni loro comportamenti possono dare fastidio, arrecare disturbo o provocare danni.
Inoltre, sarebbe bene porsi in modo propositivo e senza tono accusatorio, per esempio proponendo soluzioni al problema e facendo notare che tutti sbagliano e che magari l’errore è dovuto a distrazione, e non all’intenzione di causare fastidio.
Ma se il dialogo costruttivo non è sufficiente, occorre far valere i propri diritti sulla base degli strumenti normativi che regolano la convivenza condominiale.
Le norme a cui fare riferimento
La prima cosa da fare è consultare il regolamento di Polizia Municipale del Comune in cui si risiede: non sempre sono presenti delle norme specifiche sull’argomento, ma è possibile che qualche Comune abbia previsto delle disposizioni in materia di caduta delle foglie e simili.
L’altra cosa importante da fare è ovviamente esaminare il regolamento condominiale: anche se si tratta di un problema tra privati che quindi non concerne le parti comuni, il regolamento potrebbe contenere norme che disciplinano questo tipo di situazione, proprio alla luce del fatto che si tratta di problemi frequenti.
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Dal punto di vista legislativo, invece, l’articolo 2043 del Codice Civile prevede sanzioni a carico di chi produce qualunque fatto doloso o colposo che provochi ad altri un danno ingiusto, obbligandolo al risarcimento.
Naturalmente, spetta a chi subisce il danno dimostrarlo con prove che ne attestino l’entità, la causa e il nesso tra il danno patito e il comportamento lamentato.
In extremis, si può ricorrere anche a una denuncia penale sulla base dell’articolo 674 del Codice Penale, che punisce il getto pericoloso di cose: trattandosi di una norma molto ampia che include il getto e il versamento e che non fa distinzione sulle modalità, sulla traiettoria o sui principi fisici dell’atto, può includere anche il caso della caduta di foglie e fiori.
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.