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Se lo spazio è limitato ma è necessario avere una scala che porti al piano superiore, ad esempio una soffitta in casa o un luogo di lavoro in caso di ambiente industriale, si rende utile costruire la cosiddetta scala alla marinara, una soluzione perfetta per ottimizzare lo spazio.
Ma vediamo quando realizzare una scala alla marinara è una soluzione vincente e soprattutto quali regole di sicurezza adottare.
Scala alla marinara: come è fatta?
La scala alla marinara è una scala in ferro o alluminio, solitamente verniciata, che può essere installate in vari ambienti industriali ma non solo e ha la caratteristica di sfruttare l’altezza limitando l’uso degli spazi in larghezza.
In pratica, si tratta di una scala a giorno che, utilizzando la verticalità e occupando poco spazio in orizzontale, permette di accedere a luoghi di lavoro, a magazzini, a soffitte o sottotetti.
Le dimensioni della scala alla marinara sono ridotte e sono realizzate solitamente in alluminio o ferro, sono fisse e sono scale a pioli.
Sono scale costruite in verticale ma a volte presentano un’inclinazione anche maggiore ai 75 gradi. Per garantire sicurezza, vengono così dotate di una gabbia, metallica anch’essa, che funge da protezione.
Le scale alla marinara sono poi dotate di uno sportello inferiore, chiudibile con lucchetto, per evitare l’accesso al personale non autorizzato.
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Scala alla marinara con gabbia
La gabbia è obbligatoria per tutte le scale a pioli di altezza superiore a 5 metri, e nel caso di altezza inferiore se posizionata con inclinazione.
Nel caso di scale alla marinara molto alte, si possono dotare di pianerottoli intermedi, ovvero una sorta di ripiano che permette di riposarsi durante la salita.
Dove mettere una scala alla marinara
Le scale alla marinara trovano impiego per raggiungere facilmente e in sicurezza un ambiente di lavoro o un magazzino locato troppo in alto.
Ad esempio trovano impiego per accedere a:
- tetti industriali e civili;
- terrazze condominiali;
- impianti di illuminazione;
- cisterne, pozzi e silos sotterranei;
- fogne;
- parcheggi sotterranei;
- macchinari industriali;
- soffitte e sottotetti a uso magazzino.
Ma prima di installare una scala alla marinara, è importante conoscere la normativa che ne regola l’uso.
La normativa di sicurezza per la scala alla marinara
Questo genere di scala a pioli e fissa si installa in verticale ma può anche presentare una inclinazione non inferiore ai 75 gradi. Tale caratteristica strutturale rende la scala un oggetto pericoloso per chi la utilizza e per questo deve rispettare delle regole precise che limitino il rischio di caduta dall’alto.
L’articolo n. 17 del Dpr n. 547 del 27 aprile 1955 – “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro” precisa a tal proposito che per diminuire la probabilità di infortunio “le scale a pioli di altezza superiore a 5 metri, fissate su pareti o incastellature verticali o aventi una inclinazione superiore a 75 gradi, devono essere provviste, a partire da metri 2,50 dal pavimento o dai ripiani, di una solida gabbia metallica di protezione avente maglie o aperture di ampiezza tale da impedire la caduta accidentale della persona verso l’esterno”.
In pratica, la scala alla marinara è di libera installazione se costruita ad altezza massima di 2,50 metri e senza inclinazione, ma se supera tale altezza e in più presenta un’inclinazione deve assolutamente essere provvista di:
- gabbia di protezione;
- pavimenti o ripiani di riposo.
Inoltre:
- la parete della gabbia non deve distare da questi più di cm dai pioli;
- i pioli devono distare almeno 15 centimetri dalla parete dove è fissata la scala.
La normativa di sicurezza richiede anche a chi utilizza la scala di limitare il trasporto di carichi troppo pesanti e di tenersi ai pioli con entrambe le mani.
* Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.