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La città eterna cambia continuamente volto. Anche Cpi Property Group punta sulla capitale mettendo sul piatto una base d’investimento di 2 miliardi di euro in 2 anni, che potranno diventare 5. Si parte dalla riqualificazione di Tor di Valle e si punta ai Mercati Generali.
L’opera di riqualificazione urbana e di sviluppo immobiliare sarà gestita dalla Lamaro Appalti del Gruppo Toti e prevede 1.300 nuovi appartamenti alla Muratella, il 30% dei quali in edilizia convenzionata e la realizzazione di 300 appartamenti a Torrenova.
Il Gruppo immobiliare fondato dal magnate ceco Radovan Vitek, da 11 miliardi di portafoglio, annuncia che a breve parteciperà a un incontro al Campidoglio per affrontare tutti i temi sul tavolo urbanistico.
I progetti già avviati nel 2021.
Il colosso dell’immobiliare aveva già acquistato il centro commerciale Maximo (inaugurato a novembre del 2020) e i terreni sull’ansa del Tevere, a Tor di Villa, l’area destinata a ospitare il prossimo Stadio della Roma, un affare di fatto non ancora concluso.
Ancora nel 2021 Cpi ha proceduto a individuare alcune aree e a stanziare i fondi per avviare i relativi progetti. Come quello della Collina Fleming, dove è prevista la realizzazione di circa 200 appartamenti nella zona di via Città di Castello, ma anche con interventi di riqualificazione nell’ex quartier generale Alitalia alla Muratella, quartiere su cui è previsto anche un secondo intervento. Fondi per operazioni di sviluppo immobiliare sono inoltre stati stanziati in via di Torrenova ed anche a Pietralata.
Meno cemento. Più spazi verdi.
Giuseppe Colombo, country manager di Cpi Italia, conferma che gli occhi degli investitori sono puntati sul nostro Paese.
“Abbiamo avviato un’interlocuzione con i concessionari dell’opera – commenta – e abbiamo l’ambizione di contribuire a rivedere il progetto in chiave sostenibile, quindi meno cemento e più spazi aperti. Anche in questo caso si tratta di un investimento considerevole perché per portare a termine la riqualificazione ci vorranno almeno 300 milioni di euro”.
“La sensazione che registriamo anche al di fuori dell’Italia – conclude – è che stia cambiando la percezione generale sulle potenzialità inespresse della capitale del paese. Molti gruppi sono interessati a investire e sono convinti che la città stia per vivere un periodo di grande attivismo”.
Roma 2030
Secondo una ricerca dal titolo Roma 2030, svolta da Scenari Immobiliari, in collaborazione con Fabbrica Immobiliare Sgr, la città mostra sempre più interesse verso progetti di rigenerazione urbana, attirando investimenti esteri. A dispetto della percezione non positiva che aleggia nell’opinione pubblica.
Link per scaricare la ricerca: https://www.fabricasgr.com/presentazione-studio-roma-2030/