La legge è uguale per tutti, ma la crisi economica evidentemente no. In uno studio pubblicato sul quotidiano economico Il Sole24Ore si analizzano gli effetti che, negli scorsi sette anni, la crisi economica ha avuto sul benessere dei cittadini residenti in diverse città italiane evidenziando come, a seconda della latitudine, i residenti abbiano subito più o meno i contraccolpi della crisi.
Secondo l’analisi, che ha preso in considerazione diversi aspetti del vivere in una città, come ad esempio il prezzo degli immobili, i prestiti richiesti, la quantità di rifiuti prodotti e il tasso di disoccupazione, il comune che meglio di qualunque altro campanile italiano ha saputo reggere il contraccolpo è stato Vicenza. Alle sue spalle altre due città spesso in vetta alle classifiche del Ben Vivere italiano: Bolzano e Modena.
A soffrire invece in modo più netto della crisi economica due città del Lazio: Viterbo e Latina e, se ben ricordate, anche l’indagine condotta da Demoskoea per Immobiliare.it relativamente ai divorzi, aveva indicato in questa area quella che più soffriva economicamente dopo le separazioni. Anche se i primi due posti nell’elenco delle province messe in crisi dalla crisi sono occupati da capoluoghi laziali, in realtà leggendo lo studio si scopre che, nel complesso, a soffrire maggiormente sono state le province del Piemonte (ed in effetti è Novara ad occupare la terza posizione alle spalle di Viterbo e Latina), Emilia Romagna e Marche.
Il dato si spiega anche verificando come, in linea generale, i centri medio piccoli hanno sofferto più dei grandi visto che, se si considera anche la sola disoccupazione, il tasso in sette anni è raddoppiato e, come esperienza insegna, trovare lavoro in provincia è più difficile che nella metropoli.