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È un appuntamento a cui non ci si può sottrarre e che spesso genera un pochino di apprensione. Ecco quello che bisogna sapere sulla dichiarazione dei redditi.
I due diversi modelli
Esistono due diversi modelli per effettuare la dichiarazione dei redditi: il modello Redditi PF o il modello 730. I modelli variano in base a quale reddito si dichiara.
I lavoratori dipendenti e i pensionati devono avvalersi del modello 730. I coniugi possono presentare il modello 730 in forma congiunta.
Tutti gli altri soggetti e i contribuenti non residenti fiscalmente in Italia nell’anno d’imposta e/o nell’anno di presentazione della dichiarazione dei redditi devono presentare invece il modello Redditi PF.
I modelli precompilati
Per facilitare la preparazione della dichiarazione, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti i modelli e le istruzioni per compilare entrambe le tipologie.
Il modello 730
Il modello 730 e il modello Redditi Persone Fisiche precompilati contengono diversi dati inseriti automaticamente, tra questi le detrazioni per spese sanitarie, spese universitarie, spese per premi assicurativi, contributi previdenziali, bonifici per interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica.
Per poter visualizzare la propria dichiarazione dei redditi precompilata occorre accedere sfruttando una delle seguenti credenziali:
- carta di Identità elettronica (CIE);
- carta nazionale dei servizi (CNS);
- credenziali del Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid).
Il servizio è disponibile online in forma totalmente gratuita.
Il modello redditi Persone Fisiche
Per chi utilizza invece il modello Redditi PF è disponibile il software RedditiOnLine Pf, che consente la compilazione del modello, la creazione del file da inviare telematicamente tramite i servizi online dell’Agenzia delle Entrate e la generazione del modello di pagamento F24.
Leggi anche: MODELLO F24: A COSA SERVE, DOVE TROVARLO E COME SI COMPILA
Dichiarazione dei redditi per chi è residente all’estero
I cittadini residenti all’estero non in possesso di un documento di riconoscimento italiano possono utilizzare le credenziali dispositive rilasciate dall’Inps.
Quando presentare la dichiarazione dei redditi
La dichiarazione dei redditi va presentata ogni anno entro i seguenti termini:
- Il modello 730 entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di imposta, direttamente online o rivolgendosi a Centri di assistenza fiscale (Caf), professionisti abilitati o al sostituto d’imposta (cioè al proprio datore di lavoro);
- Il modello Redditi PF entro il 30 novembre dell’anno successivo a quello di imposta, online o rivolgendosi a Centri di assistenza fiscale (Caf) o ai professionisti abilitati.
- Le persone fisiche non residenti che al momento della presentazione della dichiarazione si trovano all’estero e che non possono effettuare la trasmissione telematica, possono inviare il modello Redditi PF entro il 30 novembre dell’anno successivo a quello d’imposta a mezzo raccomandata o altro mezzo equivalente.
Consegna telematica o cartacea
Tutti i contribuenti sono obbligati a presentare il modello Redditi esclusivamente per via telematica, direttamente o tramite un intermediario abilitato, con alcune eccezioni.
Sono esclusi da questo obbligo e pertanto possono presentare il modello Redditi cartaceo i contribuenti che:
- pur possedendo redditi che possono essere dichiarati con il modello 730, non possono presentarlo;
- pur potendo presentare il 730, devono dichiarare alcuni redditi o comunicare dati utilizzando i relativi quadri del modello Redditi (RM, RT, RW);
- devono presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti.
I soggetti che possono avvalersi della dichiarazione in formato cartaceo devono presentarsi agli uffici postali tra il 2 maggio e il 30 giugno.
Invio tramite posta
In caso di spedizione postale, la dichiarazione deve essere inserita in una normale busta di corrispondenza di dimensioni idonee a contenerla senza piegarla. La busta deve essere indirizzata all’Agenzia delle Entrate – Centro Operativo di Venezia, via Giuseppe De Marchi n. 16, 30175 Marghera (VE) – Italia e, oltre a indicare cognome, nome e codice fiscale del contribuente, deve riportare la dicitura “Contiene dichiarazione Modello REDDITI 2022 Persone Fisiche”.
Chi deve fare la dichiarazione dei redditi
Sono tenuti a compilare la dichiarazione dei redditi:
- tutti i contribuenti che hanno conseguito redditi nell’anno oggetto di dichiarazione e non rientrano nei casi di esonero;
- i contribuenti obbligati alla tenuta delle scritture contabili ossia i detentori di partita Iva.
Attenzione: chi ha una partita IVA è obbligato a presentare la dichiarazione anche nel caso in cui non abbia conseguito alcun reddito.
Chi non deve fare la dichiarazione dei redditi
La legge prevede alcuni casi di esonero. Alcuni contribuenti, tendenzialmente perché in possesso di determinati requisiti reddituali, non sono quindi tenuti a presentare e pagare il 730.
Vediamo chi non deve fare la dichiarazione dei redditi.
Imposta inferiore a 10,33 euro
In generale non è tenuto a presentare la dichiarazione il contribuente che possiede redditi per i quali è dovuta un’imposta inferiore a 10,33 euro. L’imposta lorda è calcolata sul reddito complessivo, al netto della deduzione per l’abitazione principale e sue pertinenze.
Reddito da abitazione principale
Quest’anno sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione i contribuenti che detengono un reddito da abitazione principale, relative pertinenze e altri fabbricati non locati. L’esonero non si applica se il fabbricato non locato è situato nello stesso comune dell’abitazione principale.
Esclusi anche coloro i quali possiedono redditi derivanti da:
- lavoro dipendente o pensione;
- lavoro dipendente o pensione e reddito da abitazione principale;
- rapporti di collaborazione coordinata e continuativa compresi i lavori a progetto.
In questi ultimi casi segnalati, per poter beneficiare dell’esonero, è però necessario che:
- i redditi siano corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto o corrisposti da più sostituti purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio;
- le detrazioni per coniuge e familiari a carico siano spettanti e non siano dovute le addizionali regionali e comunali.
Le rendite
Godono di esenzione anche:
- le rendite erogate dall’Inail per invalidità permanente o per morte;
- alcune borse di studio;
- le pensioni di guerra;
- le pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva;
- le pensioni, le indennità, comprese le indennità di accompagnamento;
- assegni erogati dal Ministero dell’Interno ai ciechi civili, ai sordi e agli invalidi civili, sussidi a favore degli hanseniani, le pensioni sociali.
Imposta sostitutiva e interessi su titolo
Quest’anno è prevista l’esenzione anche per i redditi soggetti ad imposta sostitutiva, ma non per quelli soggetti a cedolare secca, e per gli interessi sui BOT o su altri titoli del debito pubblico soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta, come ad esempio gli interessi sui conti correnti bancari o postali; redditi derivanti da lavori socialmente utili.
Esonero per limiti reddituali
Come accennato precedentemente, spesso l’esonero dalla dichiarazione è legato a ragioni di tipo reddituale.
Lavoro
Nel 2022 saranno esclusi dalla dichiarazione i redditi derivanti da:
- terreni e/o fabbricati fino a 500 euro;
- lavoro dipendente fino a 8 mila euro;
- pensione fino a 8 mila euro;
- pensione unita a redditi da terreni e abitazione principale e pertinenze fino a 7.500 euro.
È necessario però che il periodo di lavoro non sia inferiore a 365 giorni e il periodo di pensione non sia inferiore a 365 giorni.
Altri casi
Esistono poi altre casistiche: sono escluse anche le somme derivanti da assegno periodico corrisposto dal coniuge (escluso quello per il mantenimento dei figli) e altre tipologie di reddito fino a 8 mila euro, così come i compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche fino a 30.658,28.
Sono esclusi anche i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e altri redditi per i quali la detrazione prevista non è rapportata al periodo di lavoro fino a 4.800 euro, come ad esempio i compensi percepiti per l’attività libero professionale intramuraria del personale dipendente dal Servizio sanitario nazionale, i redditi da attività commerciali occasionali o redditi da attività di lavoro autonomo occasionale.
Quanto costa fare la dichiarazione dei redditi
I costi della dichiarazione dei redditi variano in base a diversi fattori:
- il reddito totale dichiarato;
- il livello di complessità della pratica da gestire (tipologia e ammontare di spese sostenute nel corso del relativo anno di imposta, situazione famigliare, numero di datori di lavoro nel corso dell’anno, numero e tipologia di immobili etc.);
- la città di residenza (tendenzialmente nei piccoli centri i costi sono inferiori rispetto alle grandi città) e, ovviamente, la modalità scelta per effettuare la dichiarazione.
Chi si avvale dell’aiuto di un centro di assistenza fiscale o di un patronato va incontro a cifre più contenute che comprendono l’iscrizione allo stesso e un compenso che si aggira intorno ai 50 euro. Alcuni centri di assistenza fiscale offrono anche la possibilità di presentare i documenti necessari alla dichiarazione dei redditi online, con costi ancora più bassi.
Chi sceglie di rivolgersi a un commercialista andrà incontro a tariffe differenti in base al professionista. In media si parte dai 120 euro.