In Sardegna fino a 15.000 euro a chi acquista e ristruttura una casa

La Regione Sardegna ha introdotto il bonus casa Sardegna, un contributo economico destinato a chi desidera acquistare o ristrutturare un’abitazione in uno dei comuni a rischio spopolamento.

Scopriamo in cosa consiste il bonus, quali importi sono previsti, a chi spetta e quali sono i requisiti da rispettare per averlo.

Bonus casa Sardegna, cos’è e importi

Il progetto prevede un contributo fino a 15.000 euro per chi acquista o ristruttura una casa nei comuni sardi considerati a rischio spopolamento. Il bonus può coprire fino al 50% delle spese sostenute e viene erogato come contributo a fondo perduto, quindi non deve essere restituito.

In più, chi decide di avviare un’attività sul territorio – che si tratti di un piccolo negozio, un laboratorio o un agriturismo – può ricevere fino a 20.000 euro di sostegno. L’obiettivo è favorire non solo il trasferimento di nuovi residenti, ma anche la creazione di opportunità di lavoro locali, così da mantenere viva la comunità.

Un’altra misura collegata è il bonus natalità, destinato a incoraggiare le giovani coppie: per il primo figlio sono previsti 600 euro all’anno, mentre per ogni figlio successivo si aggiungono 400 euro, erogati fino ai cinque anni del bambino.

Si tratta di un aiuto concreto per chi sceglie di mettere radici sull’isola, un gesto che la Regione considera una vera e propria donazione pubblica in cambio dell’impegno a vivere e contribuire alla rinascita del territorio.

A chi spetta il Bonus casa Sardegna e requisiti per ottenerlo

Il bonus casa Sardegna è destinato solo a determinate aree dell’isola, in particolare ai comuni sotto un certo numero di abitanti. Si tratta soprattutto di piccoli centri dell’entroterra oggi quasi disabitati.

Per beneficiare del contributo, è necessario rispettare alcune regole:

• residenza obbligatoria: chi riceve il bonus deve trasferirsi nel comune scelto entro 18 mesi dall’acquisto o dal termine dei lavori;
• permanenza minima: occorre mantenere la residenza per almeno 5 anni consecutivi, pena la revoca del contributo;
• prima casa: l’abitazione deve diventare la residenza principale e non può essere utilizzata come casa vacanze o seconda abitazione;
• zone ammesse: il bonus riguarda solo i comuni sotto i 3.000 abitanti, elencati nei bandi pubblici comunali;
• un solo bonus per nucleo familiare, salvo diverse disposizioni comunali.

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Case a un euro

Un altro dettaglio interessante è legato ai prezzi delle case: in molti borghi sardi si trovano abitazioni a partire da un solo euro, anche se spesso si tratta di edifici completamente da ristrutturare, talvolta senza tetto o impianti. È un’occasione per chi ama le sfide e desidera creare un progetto abitativo o turistico tutto suo.

Va precisato, però, che non tutti i comuni partecipano automaticamente. Ogni amministrazione pubblica un bando specifico, con scadenze, modulistica e criteri di selezione propri. Alcuni danno priorità alle giovani coppie, altri a chi avvia un’attività o ristruttura immobili nel centro storico.In questo modo, il progetto “Case a un euro” diventa anche un modo per personalizzare il rilancio dei territori, offrendo non solo denaro, ma una reale occasione di rinascita per intere comunità locali.

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