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una professionista in cantiere redige documenti
Contratti e Documenti 31 ottobre 2024

Chi deve fare il POS in cantiere, a cosa serve e chi lo redige?


Il POS, o Piano Operativo di Sicurezza, è obbligatorio in ogni cantiere: ecco tutto quello che c'è da sapere su questo documento.
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Sara Mostaccio

Giornalista, collaboratrice esterna di Immobiliare.it

POS è l’acronimo di Piano Operativo di Sicurezza, tra i documenti più importanti per poter avviare un cantiere che rispetti tutti i criteri di sicurezza. Scopriamo che cos’è, a cosa serve, chi deve redigerlo e quando è obbligatorio il POS.


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Cos’è un POS

Il Piano Operativo di Sicurezza è un adempimento obbligatorio che descrive minuziosamente tutte le misure e le procedure di prevenzione e protezione a tutela della salute dei lavoratori di un cantiere. L’istituzione risale al 2003 con DPR 222/03.

Successivamente, è diventato parte dell’allegato XV del D.lgs 81

Il POS è obbligatorio?

Il Piano Operativo di Sicurezza è da considerare sempre obbligatorio per le imprese che lavorano in cantiere, anche se in subappalto, mobile o temporaneo. Ciascun cantiere deve avere un proprio POS.

Il POS non è invece obbligatorio nel caso di imprese pubbliche e lavoratori autonomi. 


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Chi deve redigere il POS

Il datore di lavoro dell’impresa che esegue il cantiere è il responsabile della redazione del POS che deve valutare i rischi per i lavoratori e prevedere misure di prevenzione e protezione, organizzando la sicurezza del cantiere stesso.

Se in un cantiere lavorano più imprese, bisogna redigere un POS per ogni impresa.

A chi va consegnato

Il datore di lavoro deve consegnare il POS al CSE, o coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, prima dell’avvio dei lavori.

Si tratta della figura professionale che ha il compito di garantire il rispetto effettivo delle norme di sicurezza in cantiere.

Cosa deve contenere il POS

Secondo quanto stabilito dall’allegato XV al Testo Unito, il POS deve contenere:

Sanzioni in caso di inadempienza

Essendo obbligatorio, la mancanza del POS – per inadempienza o per irregolarità nella redazione – comporta sanzioni stabilite dal D.lgs 81/08 che possono andare da 3000 a 15.000 euro. Nei casi più gravi di inadempienza, il datore di lavoro che non redige il POS rischia anche una pena detentiva che può arrivare a 8 mesi.

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