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Concordato preventivo biennale, a cosa serve e come funziona?
Contratti e Documenti 11 febbraio 2025

Concordato preventivo biennale, a cosa serve e come funziona?


Analisi dettagliata del concordato preventivo biennale: finalità, requisiti, vantaggi e criticità per una gestione fiscale più prevedibile e sicura.
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Ludovica Russotti

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Il concordato preventivo biennale è uno strumento fiscale che offre ai contribuenti la possibilità di determinare in anticipo la base imponibile su cui calcolare le imposte sui redditi e l’IRAP per due anni. L’obiettivo principale è garantire maggiore certezza e stabilità tributaria, ridurre il contenzioso fiscale e incentivare l’adempimento spontaneo degli obblighi fiscali. In questo modo, il contribuente ha la possibilità di pianificare con maggiore precisione le proprie uscite fiscali e ridurre il rischio di accertamenti da parte dell’amministrazione finanziaria.

Questo meccanismo rappresenta un importante strumento di compliance fiscale, finalizzato a creare un rapporto più trasparente tra fisco e contribuenti, evitando possibili contenziosi e migliorando la gestione della fiscalità aziendale.

Obiettivi e finalità del concordato preventivo biennale

Il meccanismo del concordato consente di stabilire in modo predefinito l’imposizione fiscale basandosi sui dati dichiarati dai contribuenti negli anni precedenti, evitando controlli analitico-induttivi e migliorando la trasparenza nei rapporti con l’amministrazione finanziaria. Attraverso la determinazione anticipata della base imponibile, si intende garantire un maggiore livello di certezza per i soggetti aderenti, contribuendo alla stabilità finanziaria e favorendo la programmazione delle risorse economiche nel medio periodo. Inoltre, si cerca di incentivare l’adesione a pratiche di corretta dichiarazione fiscale, premiando i contribuenti che mantengono un elevato livello di affidabilità fiscale.

Soggetti interessati

Possono aderire al concordato preventivo biennale gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni soggetti agli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA) e i contribuenti in regime forfettario che rispettano specifiche soglie di ricavi o compensi. Questi soggetti devono avere una posizione fiscale regolare e rispettare gli obblighi dichiarativi per poter beneficiare di questo strumento.

L’adesione al concordato è subordinata a una valutazione dell’amministrazione finanziaria, che tiene conto del comportamento fiscale del contribuente e della sua affidabilità in termini di dichiarazioni pregresse. Sono esclusi coloro che hanno debiti tributari o contributivi oltre una soglia stabilita, hanno omesso dichiarazioni fiscali nei tre anni precedenti o hanno subito condanne per reati tributari. L’esclusione dal concordato per queste categorie è finalizzata a garantire che solo i soggetti con un alto grado di affidabilità fiscale possano beneficiare delle agevolazioni previste.

Come funziona il concordato preventivo biennale

Per comprendere come funziona il concordato preventivo biennale, è necessario esaminare il processo in cui l’Agenzia delle Entrate calcola la base imponibile presunta in base ai dati storici e agli ISA applicabili. Il contribuente ha la possibilità di accettare o rifiutare la proposta. In caso di accettazione, il soggetto si impegna a versare le imposte sui redditi e l’IRAP in base alla base imponibile concordata, indipendentemente dal reddito effettivamente prodotto.

Durante il periodo di validità, l’adesione garantisce protezione da accertamenti fiscali, salvo cause di decadenza. La proposta di adesione viene elaborata sulla base di parametri oggettivi, che tengono conto delle dichiarazioni passate e di eventuali anomalie riscontrate dall’amministrazione finanziaria. Il contribuente che accetta il concordato non può più modificare la base imponibile concordata per il periodo stabilito, ma in cambio ottiene una maggiore stabilità nella gestione delle imposte dovute.

Vantaggi e svantaggi del concordato preventivo biennale

L’adesione al concordato garantisce stabilità fiscale, riduzione del rischio di accertamenti e maggiore trasparenza nel rapporto con l’amministrazione finanziaria, facilitando la programmazione economica e finanziaria. Uno dei principali vantaggi è la possibilità di evitare accertamenti successivi, garantendo una maggiore tranquillità nella gestione dell’impresa o della professione.

Inoltre, i contribuenti aderenti possono beneficiare di una minore esposizione a rischi legati a eventuali irregolarità, grazie alla definizione anticipata dell’imponibile fiscale. Tuttavia, comporta rigidità nell’impegno fiscale, con l’obbligo di versare le imposte sulla base concordata anche in caso di calo del reddito. Questa rigidità potrebbe rappresentare uno svantaggio per chi opera in settori con redditi fortemente variabili, dove le oscillazioni economiche possono incidere significativamente sulla capacità contributiva.

Inoltre, l’adesione al concordato potrebbe precludere l’accesso a eventuali agevolazioni fiscali successive, qualora il contribuente rientrasse in condizioni che permetterebbero di beneficiare di regimi più favorevoli.

Cause di decadenza

L’adesione al concordato decade nel caso di superamento delle soglie di ricavi o compensi previste, modifiche significative nell’attività svolta, accertamento di violazioni fiscali gravi o mancata presentazione delle dichiarazioni fiscali o dei pagamenti dovuti. La decadenza dal regime concordato comporta la perdita dei benefici derivanti dall’adesione e il contribuente torna a essere soggetto ai normali meccanismi di controllo e accertamento fiscale.

In particolare, un accertamento di irregolarità sostanziali da parte dell’amministrazione finanziaria può determinare l’esclusione dal regime concordato e l’applicazione delle sanzioni previste per le violazioni tributarie. È quindi fondamentale mantenere un comportamento fiscale corretto per tutta la durata del periodo di validità del concordato, evitando situazioni che possano compromettere il diritto a beneficiarne.

Considerazioni aggiuntive

Un aspetto da considerare è il possibile impatto del concordato preventivo biennale sulla liquidità aziendale. Sebbene garantisca prevedibilità fiscale, l’anticipo della base imponibile concordata può incidere sulla gestione finanziaria, specialmente per le imprese con flussi di cassa irregolari.

In questi casi, è opportuno valutare attentamente la propria capacità di sostenere i pagamenti previsti senza compromettere le altre necessità operative. Inoltre, la normativa fiscale è soggetta a possibili modifiche, pertanto è essenziale monitorare eventuali aggiornamenti normativi che potrebbero influenzare la convenienza dell’adesione al concordato.

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