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una persona controlla il conto bancario
Contratti e Documenti 29 ottobre 2024

Cos’è il RID bancario: come funziona e come revocarlo?


Guida completa al RID bancario: come opera l’addebito diretto e come si può revocare per gestire i pagamenti in sicurezza.
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Ludovica Russotti

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Il RID bancario (Rapporto Interbancario Diretto) è stato uno degli strumenti di pagamento più utilizzati in Italia fino al 2014, anno in cui è stato sostituito dall’addebito diretto SEPA (Single Euro Payments Area), un sistema di pagamento elettronico che unifica le operazioni di incasso in euro all’interno dell’area SEPA.

Tuttavia, il RID bancario rimane un concetto noto e ampiamente utilizzato nel linguaggio quotidiano e nella prassi bancaria, soprattutto per chi cerca metodi di pagamento comodi e automatizzati.


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Come funziona il RID bancario?

Il RID bancario consentiva al titolare di un conto corrente di autorizzare la propria banca ad accettare addebiti diretti da parte di creditori specifici, come fornitori di servizi e utenze domestiche. In sostanza, attraverso una delega permanente, il correntista permetteva alla banca di trasferire automaticamente le somme dovute dal proprio conto al creditore, evitando così pagamenti manuali e riducendo il rischio di insoluti o ritardi.

Sebbene questa forma di pagamento sia stata tecnicamente rimpiazzata dal sistema SEPA, il funzionamento rimane analogo. L’addebito diretto viene ancora oggi utilizzato soprattutto per pagamenti periodici, come quelli relativi a bollette di luce e gas, canoni di abbonamento e rate di mutuo.

Vantaggi e svantaggi del RID Bancario

Il vantaggio principale del RID bancario risiedeva nella sua semplicità ed efficienza, poiché consentiva pagamenti automatizzati senza necessità di intervento diretto da parte del debitore. Questo metodo garantiva maggiore puntualità nei versamenti, aiutando anche le aziende a mantenere una liquidità costante grazie agli incassi regolari.

Tuttavia, il sistema di addebito diretto presentava anche alcuni svantaggi per il debitore: ad esempio, se la cifra addebitata era superiore al previsto, come nel caso di una bolletta particolarmente elevata, il RID poteva intaccare le risorse disponibili sul conto corrente del debitore. 

Come revocare il RID Bancario?

La revoca del RID bancario può essere necessaria in varie circostanze, ad esempio quando si desidera interrompere un servizio oppure cambiare il metodo di pagamento. Con l’introduzione delle normative SEPA, la revoca di un addebito diretto è divenuta più flessibile e può essere richiesta in qualsiasi momento tramite l’home banking o direttamente presso la filiale della propria banca.

La revoca deve essere comunicata entro il giorno precedente alla data di addebito per garantire che l’importo non venga prelevato. Inoltre, la normativa SEPA consente al consumatore di esercitare il diritto di storno entro otto settimane dall’addebito, nel caso in cui l’importo prelevato superi quello abituale o stabilito nel mandato iniziale.


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Tutela del consumatore nelle regole SEPA

Con il passaggio al sistema SEPA, il RID bancario ha acquisito regole aggiuntive a tutela del consumatore. È possibile bloccare tutte le richieste di addebito diretto sul proprio conto oppure impostare dei limiti massimi per singolo pagamento, così da evitare eventuali sorprese.

Queste tutele rappresentano un’importante evoluzione rispetto al vecchio RID bancario, garantendo maggiore sicurezza e controllo per il consumatore, che può ora beneficiare di un sistema di pagamento europeo versatile e protetto.

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