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Quante mensilità si possono chiedere per la cauzione di una casa in affitto?
Contratti e Documenti 12 ottobre 2024

Quante mensilità si possono chiedere per la cauzione di una casa in affitto?


Scopri quante mensilità si possono chiedere come cauzione per l’affitto e le regole previste dalla legge.
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Riccardo Liguori

Giornalista, ex collaboratore esterno di Immobiliare.it

Quando si stipula un contratto di affitto, uno dei passaggi fondamentali riguarda la cauzione, comunemente chiamata “caparra”. Ma quante mensilità si possono chiedere come cauzione per un immobile in affitto? E quali sono le regole che disciplinano questo aspetto? 

Scopriamo insieme cosa prevede la legge italiana e come si applicano queste disposizioni ai diversi contratti di locazione.

Cos’è la cauzione di una casa in affitto?

La cauzione, più correttamente denominata “deposito cauzionale”, è una somma di denaro che l’inquilino versa al proprietario al momento della firma del contratto di affitto. Questa somma serve come garanzia per il locatore, nel caso in cui l’inquilino non rispetti gli obblighi contrattuali, come il mancato pagamento del canone o eventuali danni arrecati all’immobile.

Cauzione affitto: quante mensilità si possono chiedere?

La legge italiana, nello specifico l’articolo 11 della Legge n. 392 del 1978 (nota come “Legge sull’equo canone”), stabilisce che la cauzione non può superare le tre mensilità del canone d’affitto

Questo limite è valido sia per gli affitti residenziali sia per quelli commerciali. Ad esempio, se il canone mensile è di 500 euro, la cauzione non potrà superare i 1.500 euro. Le parti, comunque, sono libere di accordarsi per un importo inferiore, ma non è possibile richiedere una cauzione maggiore di quanto stabilito dalla legge.

Differenza tra cauzione e mensilità anticipate

È importante non confondere la cauzione con le mensilità anticipate. Mentre la cauzione è una garanzia che il locatore trattiene per tutta la durata del contratto, le mensilità anticipate sono somme che il proprietario richiede in anticipo per coprire uno o più mesi di affitto. Queste mensilità vengono scalate dai pagamenti futuri, solitamente dai primi mesi.


LEGGI ANCHE: È legale prevedere nel contratto di locazione il pagamento dell’affitto in anticipo?


Cauzione e interessi: cosa prevede la legge

Un aspetto interessante riguarda gli interessi maturati sulla cauzione. La legge prevede che la cauzione produca interessi legali, che devono essere restituiti all’inquilino al termine del contratto. 

Anche se nel contratto fosse prevista una clausola che esclude il pagamento degli interessi, questa sarebbe nulla, poiché in contrasto con la normativa. Gli interessi possono essere versati al termine del contratto o, su richiesta dell’inquilino, annualmente.

Quando il locatore può trattenere la cauzione?

Il locatore può trattenere la cauzione solo in determinate situazioni, ovvero in caso di mancato pagamento del canone o di danni all’immobile. Tuttavia, esistono delle limitazioni.

Se l’inquilino ha prodotto danni, il locatore non può semplicemente trattenere la cauzione, ma deve trovare un accordo con l’inquilino o, in caso di disaccordo, rivolgersi al giudice per stabilire l’importo esatto dei danni. In caso contrario, la cauzione deve essere restituita integralmente.

Cauzione affitto: cosa fare se non viene restituita?

Se al termine del contratto di locazione il locatore non restituisce la cauzione, l’inquilino può richiedere un decreto ingiuntivo al giudice per ottenere la restituzione della somma. Una pratica comune, ma non consigliata, è quella di compensare le ultime mensilità di affitto con la cauzione, non pagando gli ultimi mesi. Questo comportamento, sebbene diffuso, priva il locatore della garanzia per eventuali danni all’immobile, ed è tecnicamente illegittimo.

In Italia, la cauzione per l’affitto di una casa non può superare le tre mensilità del canone. Questa regola è pensata per tutelare entrambe le parti, garantendo al locatore una copertura per eventuali inadempimenti contrattuali, ma evitando eccessivi oneri per l’inquilino. È importante ricordare che la cauzione matura interessi e deve essere restituita alla fine del contratto, salvo specifici casi previsti dalla legge.

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