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Proposta d'acquisto immobiliare
Mutui, Prestiti e Assicurazioni 7 giugno 2022

Mutuo a tasso fisso o a tasso variabile? Le conseguenze della pandemia e della guerra


La guerra e l'appena passata pandemia hanno lasciato il segno e sempre più banche scelgono di sospendere il mutuo a tasso fisso, scoraggiando gli under 36.
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Leonardo Capponi

Ex collaboratore esterno di Immobiliare.it

Dopo la pandemia, l’acquisto di un immobile si conferma un bene rifugio, eppure il rialzo dei tassi mette in “crisi” il meccanismo a favore degli under 36 che, sino a questo momento, potevano contare su tassi agevolati per l’acquisto della prima casa.

Mutuo giovani (under 36): le agevolazioni sinora previste

Grazie al mutuo a favore, i più giovani nell’ultimo anno si sono posti come veri e propri investitori leader, trainando il mercato immobiliare con un aumento del 50% sulle vendite.

Il decreto Sostegni bis, firmato a giugno 2021, aveva infatti posto:

Purtroppo, però, negli ultimi mesi, in concomitanza con lo scoppio della guerra in Ucraina, la situazione è mutata.

Il rialzo dei tassi sui mutui

Il decreto fa sì che questi mutui per i più giovani abbiano un Taeg (il tasso d’interesse complessivo sulle spese accessorie di istruttoria e di perizia) che non vada oltre al tetto del Tegm (il tasso medio fisso e variabile) rilevato trimestralmente dalla Banca d’Italia.

C’è però un fatto problematico: i tassi indicati fanno riferimento a sei mesi fa. Questo “disallineamento” ha abbassato del tutto il margine di guadagno delle banche che, come conseguenza, hanno deciso di sospendere i mutui a tasso fisso.

I più giovani sono, quindi, attualmente scoraggiati dall’acquisto di un immobile.


Leggi anche: BONUS AFFITTI E AGEVOLAZIONI IMU, LE MISURE DEL DECRETO SOSTEGNI BIS


Alternativa? Il tasso variabile

Alcune banche hanno, dunque, sospeso momentaneamente i mutui giovani a tasso fisso e l’unica alternativa rimane il mutuo con tasso variabile.

Questa soluzione prevede rate più basse inizialmente che crescono negli anni.

C’è da dire, però, che dopo 6 mesi si può scegliere – con una surroga – di passare a una soluzione a tasso fisso.

Terremo monitorata la situazione.

* Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.

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