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A cosa si riferisce il codice tributo 6975?
Tasse, Imposte e Normative 6 dicembre 2024

A cosa si riferisce il codice tributo 6975?


Il codice tributo 6975 è stato istituito per l'utilizzo in compensazione del credito d'imposta legato al Bonus Acqua Potabile. Ecco come funziona e come utilizzarlo tramite F24.
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Agnese Giardini

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Il codice tributo 6975 è stato introdotto dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 17/E del 2022 per consentire ai beneficiari di utilizzare, tramite compensazione su modello F24,  il credito d’imposta per il Bonus Acqua Potabile. Il credito d’imposta è destinato a chi ha sostenuto spese per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio dell’acqua potabile, previsti dalla legge di Bilancio 2021 (legge n. 178/2020).

Dettagli sul bonus acqua potabile

Il Bonus Acqua Potabile prevede un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare, finalizzati al miglioramento della qualità dell’acqua potabile. Le spese ammissibili devono essere effettuate tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023. Tuttavia, come stabilito dall’Agenzia delle Entrate con provvedimento del 31 marzo 2022, la percentuale effettiva di fruizione del credito d’imposta si è ridotta al 30%.

Come utilizzare il codice tributo 6975

Per usufruire del credito d’imposta, i beneficiari devono utilizzare un apposito modello F24, inserendo il codice tributo 6975 nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”. È importante ricordare che l’utilizzo del modello F24 deve avvenire esclusivamente tramite i servizi telematici resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate, per evitare che l’operazione di versamento non venga accettata.

Compilazione del Modello F24

Ecco i passaggi per compilare il modello F24

Note aggiuntive:

Comunicazione e limiti

Il credito d’imposta può essere utilizzato in compensazione, oppure nella dichiarazione dei redditi per il periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese, per le persone fisiche non esercenti attività economica. È necessario inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate per segnalare l’importo delle spese sostenute entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento. Il credito d’imposta sarà pari al 50% delle spese effettivamente sostenute, con un massimo di 1.000 euro per unità immobiliare.

Aggiornamenti e riduzioni del bonus acqua potabile

L’Agenzia delle Entrate ha tuttavia recentemente comunicato che a causa dell’elevato numero di richieste, la percentuale di credito d’imposta fruibile è stata ridotta: nel 2023 infatti, la percentuale effettiva è stata del 6,45%, in calo rispetto al 17,90% dell’anno precedente.

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