Giornalista
Non soltanto misure per la riduzione delle aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante, ma anche 320 milioni in più per le compensazioni legate all’aumento dei prezzi dei materiali in edilizia. È quanto previsto dal Decreto n. 21/2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.67 del 21 marzo e detto anche Ucraina-Bis poiché contiene “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi Ucraina”.
Grazie a queste misure, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità permette alle stazioni appaltanti di anticipare fino al 50% della quota richiesta dalle imprese, in modo che queste ultime possano fronteggiare l’aumento del prezzo dei materiali. Le risorse destinate all’anticipo fanno parte del Fondo per l’adeguamento dei prezzi, nei limiti del 50% delle risorse disponibili. Non solo: il Decreto prevede anche un incremento di 320 milioni, così suddivisi: il Fondo di cui all’articolo 7, comma 1, del decreto-legge n. 76 del 2020 è incrementato di 200 milioni di euro per l’anno 2022 interamente destinati alle compensazioni per le opere pubbliche di cui al comma 8del medesimo articolo 29; la dotazione del Fondo di cui all’articolo 1-septies, comma 8, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, è incrementata invece di 120 milioni per l’anno 2022.
Non ci sono invece aggiornamenti sulla proroga o sospensione appalti rallentati. La mancanza di misure in merito a questo tema ha causato lo scontento di molti esponenti del settore. Gabriele Buia, presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili, ha sottolineato “l’impossibilità di proseguire i lavori con i costi attuali e la scarsità di materiali” e ha duramente commentato: “Mi chiedo come si possa pensare ora di portare a termine le opere in corso e come si potranno iniziare i nuovi lavori già previsti: così si sta buttando a mare il Pnrr, senza nemmeno provare a salvarlo”.
Sempre Ance rileva il forte aumento dei prezzi edilizi ed energetici, con il prezzo del ferro per il cemento salito del 40%, così come quello del bitume, il gas naturale ha visto un aumento dell’875%, l’energia elettrica del 524%, il petrolio dell’81%, il gasolio del 119%. Tra le difficoltà riscontrate anche quelle legate alle consegna dei materiali. I fornitori informano che è impossibile garantire i tempi di consegna e che i prezzi verranno fatti nel momento in cui i materiali arriveranno in cantiere.
Si tratta di problematiche importanti, che oltretutto si verificano in un momento di forte espansione del mercato dovuto agli incentivi del Superbonus e ai fondi del Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza, NdR) per i lavori pubblici.