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Chi è il custode di un'eredità giacente e qual è il suo ruolo?
Tasse, Imposte e Normative 25 novembre 2024

Chi è il custode di un’eredità giacente e qual è il suo ruolo?


Il custode di un'eredità giacente è una figura nominata dal Tribunale. Scopri quali sono i suoi diritti e doveri.
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Riccardo Liguori

Giornalista, ex collaboratore esterno di Immobiliare.it

Quando una persona muore, si apre il processo successorio, durante il quale i beni del defunto (il “de cuius”) vengono trasferiti ai suoi eredi. 

Ma cosa succede se gli eredi non accettano subito l’eredità, o se non sono ancora stati individuati? Magari sono in lite tra loro, o forse sono irreperibili. In questi casi, per evitare che il patrimonio del defunto resti “sospeso” in un limbo giuridico, si parla di eredità giacente.

L’eredità giacente è una situazione temporanea in cui i beni ereditari sono “congelati”, in attesa che qualcuno li reclami. Per evitare che questi beni vengano dispersi, danneggiati o addirittura sottratti, il Tribunale nomina una figura specifica: il custode dell’eredità giacente.

Chi può ricoprire questo ruolo?

Il custode può essere un erede, un chiamato all’eredità, o anche un soggetto terzo, come un professionista (avvocato, commercialista, notaio). La scelta del custode spetta al giudice, che valuta la persona più adatta a svolgere questo incarico, tenendo conto delle sue competenze e della sua affidabilità.

Quali sono i compiti del custode?

Il custode ha il compito di amministrare e conservare i beni dell’eredità giacente con la diligenza del buon padre di famiglia. Non si tratta solo di “tenere d’occhio” i beni, ma di gestirli attivamente, come farebbe un proprietario accorto. In particolare, deve:

Quando termina l’incarico del custode?

L’incarico del custode termina quando gli eredi accettano l’eredità. A quel punto, il custode consegna loro i beni e il rendiconto della sua gestione, fornendo tutte le spiegazioni necessarie.


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Perché è importante la figura del custode?

Il custode svolge un ruolo fondamentale nel processo successorio. Grazie alla sua opera, i beni dell’eredità giacente sono protetti e gestiti in modo responsabile, evitando che vadano dispersi o si deprezzino. In questo modo, si garantisce che gli eredi li ricevano integri e in buono stato, pronti per essere goduti o ulteriormente valorizzati.

Il custode dell’eredità giacente è una figura chiave per la tutela dei beni ereditari in attesa dell’accettazione degli eredi. Si tratta di un incarico di grande responsabilità, che richiede competenza, diligenza e onestà. Il suo intervento assicura la corretta gestione del patrimonio ereditario, evitando sprechi e tutelando gli interessi degli eredi.

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