L’introduzione del CIN e l’adeguamento dei portali web rappresentano un cambiamento significativo nel panorama degli affitti brevi in Italia. A seguito di questo nuovo adempimento, i principali portali di affitti brevi, come Airbnb e Booking, si stanno adeguando al nuovo obbligo del CIN, introducendo procedure specifiche per garantire la conformità normativa degli annunci.
Dal 1° settembre, con l’introduzione dell’obbligo di inserire il Codice identificativo nazionale delle strutture (CIN) per tutti gli annunci di locazioni brevi, i principali portali web che operano in questo settore si sono trovati a dover implementare rapidamente nuovi sistemi e procedure per garantire la conformità normativa.
Queste piattaforme, che rappresentano il cuore del mercato degli affitti brevi, sono state costrette ad adeguarsi per evitare di incorrere in sanzioni e per mantenere l’accessibilità al mercato per i loro utenti.
Airbnb: una guida dettagliata per i proprietari
Airbnb, uno dei maggiori attori nel mercato degli affitti brevi, ha subito attivato una campagna di comunicazione rivolta ai suoi utenti per spiegare i nuovi requisiti normativi. La piattaforma ha creato una guida dettagliata per i proprietari, spiegando passo dopo passo come inserire correttamente il CIN nei propri annunci.
Nella sezione dedicata alla conformità normativa degli annunci, Airbnb ha introdotto un campo specifico denominato “Numero di registrazione”. Qui, i proprietari devono inserire il loro CIN, un’operazione che richiede precisione, poiché eventuali errori potrebbero portare alla sospensione dell’annuncio.
Airbnb ha inoltre attivato un sistema di notifiche che ricorda ai proprietari l’importanza di aggiornare i propri dati per evitare sanzioni e per continuare a offrire i propri immobili sulla piattaforma.
Booking.com: un modulo per la conformità e nuove richieste di dati
Booking.com, altro gigante del settore, ha adottato un approccio simile ma con alcune differenze sostanziali. La piattaforma ha infatti integrato l’obbligo di inserire il CIN all’interno di un processo più ampio di verifica delle attività dei proprietari.
Questo processo include la compilazione del modulo Know Your Partner (KYP), uno strumento che non solo richiede l’inserimento del CIN, ma anche di altri dati essenziali per la conformità alle normative europee, come richiesto dalla direttiva DAC7.
Il modulo KYP rappresenta un passaggio cruciale per assicurare che tutti i dati siano corretti e completi. Booking.com ha messo a disposizione dei proprietari un supporto dedicato per la compilazione di questo modulo, comprendendo che il mancato rispetto delle nuove regole comporta la rimozione dell’annuncio dalla piattaforma e possibili sanzioni.
Le conseguenze della non conformità
Entrambi i portali, Airbnb e Booking.com, hanno chiarito ai loro utenti che la mancata conformità con l’obbligo del CIN non sarà tollerata. Gli annunci che non includono il codice identificativo nazionale entro i termini stabiliti saranno automaticamente rimossi dalle piattaforme.
Questa misura drastica, seppur necessaria, rappresenta una sfida per molti proprietari che potrebbero non essere ancora pienamente consapevoli delle nuove normative o potrebbero avere difficoltà a ottenere il CIN in tempo.
Aggiornamento sui contatti per la richiesta del CIN
In attesa della pubblicazione del comunicato ufficiale in Gazzetta Ufficiale, che definirà la data di decorrenza dei 60 giorni per la richiesta del Codice Identificativo Nazionale (CIN), il Ministero del Turismo ha reso noto un avviso contenente informazioni utili per coloro che necessitano di assistenza riguardo al CIN.
In particolare, il Ministero ha specificato i contatti a disposizione per richiedere informazioni generali sul CIN, attivi dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 18:00 utilizzando:
- Numero dedicato BDSR (disponibile fino a venerdì 6 settembre 2024): Tel. 06.170179245
- Contact Center del Ministero del Turismo: Tel. 06.164169910
- E-mail: info.bdsr@ministeroturismo.gov.it; urp@ministeroturismo.gov.it
Oltre a questi contatti diretti, il Ministero del Turismo ha reso disponibili delle FAQ che sono in continuo aggiornamento, mirate a rispondere alle domande più frequenti riguardanti il CIN. Tali FAQ rappresentano uno strumento essenziale per i soggetti interessati, fornendo chiarimenti su aspetti tecnici e procedurali relativi alla richiesta del codice.