Collaboratrice di Immobiliare.it
Con il provvedimento reso noto lo scorso 7 aprile, l’Agenzia delle Entrate ha prorogato il termine ultimo per la trasmissione dei dati relativi alle spese sostenute nel 2021 da parte dei condomini per i lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico degli edifici residenziali. La scadenza è stata fissata per il prossimo 19 aprile.
È di poco meno di una settimana fa il provvedimento che vede come primi interessati gli amministratori di condominio e con il quale l’Agenzia delle Entrate ha rinviato il termine per la presentazione dei costi sostenuti nel 2021 dagli stabili residenziali, in termini di ristrutturazioni volte a recuperare il patrimonio edilizio delle zone comuni e ad aumentarne l’efficienza energetica, e di acquisti di mobili e grandi elettrodomestici destinati alle aree condivise dell’edificio.
La scadenza, rinviata dal 7 al 19 aprile, aveva già subìto una prima proroga lo scorso 16 marzo, con un provvedimento reso pubblico il giorno stesso dall’Agenzia, per fronteggiare le numerose deroghe in ambito bonus edilizi che si sono succedute dal momento della pubblicazione della Legge di Bilancio 2022.
I dati da trasmettere telematicamente all’Agenzia delle entrate tramite servizi come Entratel o Fisconline – a seconda dei requisiti posseduti da chi inserisce la dichiarazione – vanno comunicati entro il 19 aprile dall’amministratore di condominio o da un intermediario abilitato (commercialista o altro soggetto designato come “responsabile o incaricato del trattamento dei dati”) e dovranno essere archiviati rispettando le dimensioni massime di 3 MegaByte, requisito fondamentale per poter procedere all’invio della documentazione e godere delle detrazioni fiscali.
Le spese sostenute nel 2021 e trasmesse all’Agenzia andranno a riempire la dichiarazione precompilata che, come da emendamento introdotto con il decreto Sostegni ter, verrà messa a disposizione dei contribuenti il prossimo 23 maggio anzichè, come previsto inizialmente, il 30 aprile, avendo così più tempo per l’elaborazione dei dati ricevuti.
L’ultimo nodo da sciogliere riguarda, invece, l’invio della comunicazione dell’opzione scelta tra la cessione del credito e lo sconto in fattura che, come da ultima modifica, vede come scadenza la data del 29 aprile.
Cosa comporta concretamente questo disallineamento? In altre parole, uno scenario possibile è rappresentato dall’ipotesi che chi decide di inviare l’opzione dopo il 19 aprile si ritrovi con una precompilata in cui risulta la detrazione, nonostante scelga, nei giorni successivi ed entro il tempo stabilito, di cedere la stessa.
Anche su questo aspetto, però, l’Agenzia delle Entrate sembra rassicurare i contribuenti: basterà modificare la dichiarazione precompilata (con un conseguente lieve ritardo in termini di controllo) per risultare perfettamente in regola e accedere ai bonus statali.