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Deposito cauzionale: come funziona, come versarlo, quando viene restituito
Tasse, Imposte e Normative 3 luglio 2025

Deposito cauzionale: come funziona, come versarlo, quando viene restituito


Scopri tutto sul deposito cauzionale: cos’è, a cosa serve, come funziona, come versarlo correttamente e quando viene restituito. Una guida semplice per inquilini e proprietari per evitare problemi.
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Alessandra Caparello

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Il deposito cauzionale è una somma di denaro che una parte versa all’altra come garanzia nel corso di un rapporto contrattuale, soprattutto nei contratti di locazione. Si tratta di uno strumento che serve a tutelare il proprietario di un immobile da eventuali danni, inadempienze o mancati pagamenti da parte dell’inquilino.

Vediamo nel dettaglio che cos’è il deposito cauzionale, a cosa serve, come si versa, quando e come viene restituito. Tutte le informazioni utili per chi si appresta a firmare un contratto di affitto o semplicemente vuole capire meglio questo meccanismo.

Cos’è il deposito cauzionale

Il deposito cauzionale è una somma di denaro che l’inquilino versa al proprietario al momento della stipula del contratto di affitto. Non si tratta di un pagamento per l’utilizzo dell’immobile, ma di una sorta di garanzia che il locatore può trattenere, in tutto o in parte, qualora il conduttore non rispetti gli obblighi previsti dal contratto, come il pagamento del canone o la riparazione di danni.

Generalmente, il deposito cauzionale viene richiesto per proteggere il proprietario da eventuali rischi connessi all’affitto, offrendo una tutela economica immediata senza dover ricorrere a lunghe azioni legali.

A cosa serve il deposito cauzionale

Il deposito cauzionale ha lo scopo principale di garantire il proprietario contro possibili danni all’immobile o morosità nel pagamento del canone. Ad esempio, se l’inquilino lascia l’appartamento con danni strutturali o arretrati di pagamento, il locatore potrà trattenere dal deposito la somma necessaria per coprire questi costi.

Inoltre, il deposito cauzionale può essere utilizzato anche per altre spese accessorie non pagate, come le bollette condominiali o le spese di manutenzione straordinaria a carico dell’inquilino. È quindi uno strumento che tutela il proprietario senza dover ricorrere subito a vie legali, fornendo una forma di sicurezza economica.

Come funziona il deposito cauzionale

Quando si firma un contratto di affitto, il proprietario può richiedere all’inquilino di versare il deposito cauzionale. Di solito, l’importo equivale a una o più mensilità del canone di locazione, e non può superare una certa soglia prevista dalla legge (ad esempio, per gli affitti abitativi, solitamente non più di tre mensilità).

Il versamento deve essere effettuato al momento della firma del contratto o al massimo entro pochi giorni da essa. Il deposito è a disposizione del proprietario durante tutta la durata del contratto, ma rimane di proprietà dell’inquilino fino a quando non ci siano motivi validi per trattenerlo.

È importante sottolineare che il deposito cauzionale non può essere utilizzato come pagamento anticipato del canone, a meno che non sia esplicitamente concordato tra le parti. Deve essere conservato separatamente e non confuso con gli altri pagamenti legati alla locazione.

Come versare il deposito cauzionale

Il deposito cauzionale può essere versato in diversi modi, a seconda degli accordi tra locatore e conduttore. Il metodo più comune è il versamento in contanti o tramite bonifico bancario sul conto del proprietario.

In alcuni casi, per maggiore sicurezza, si consiglia di versare il deposito cauzionale su un conto vincolato intestato a entrambe le parti, così da evitare possibili controversie sull’uso del denaro. È fondamentale che il versamento venga documentato attraverso una ricevuta o una prova scritta, in modo da tutelare entrambe le parti.

Inoltre, in alcune regioni o contesti, è possibile che il deposito cauzionale venga depositato presso un organismo terzo o una cauzione bancaria, ma queste modalità sono meno diffuse e richiedono accordi specifici.

Quando viene restituito il deposito cauzionale

Il deposito cauzionale deve essere restituito all’inquilino alla fine del contratto di locazione, una volta verificato che non ci siano danni all’immobile e che tutti i pagamenti siano stati regolarmente effettuati.

La legge non prevede un termine preciso per la restituzione, ma generalmente si consiglia di restituirlo entro 60 giorni dalla riconsegna dell’immobile. Se il proprietario ritiene di dover trattenere una parte o tutto il deposito per coprire danni o spese non saldate, deve fornire un rendiconto dettagliato delle trattenute all’inquilino.

Se non ci sono motivi per trattenere il deposito, il locatore è obbligato a restituirlo per intero. Nel caso di controversie, le parti possono rivolgersi al giudice per una decisione in merito.

Cosa fare in caso di controversie

Se sorgono problemi riguardo alla restituzione del deposito cauzionale, come ad esempio trattenute ingiustificate o ritardi nel rimborso, l’inquilino può richiedere assistenza legale o rivolgersi ad associazioni dei consumatori.

Spesso, per evitare problemi, è consigliabile effettuare un controllo dettagliato dello stato dell’immobile tramite un verbale di consegna e riconsegna, che attesti le condizioni dell’appartamento all’inizio e alla fine della locazione.

Inoltre, è sempre utile mantenere una comunicazione chiara e trasparente con il proprietario per risolvere eventuali divergenze in modo amichevole.

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