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Tasse, Imposte e Normative 25 gennaio 2024

Il nuovo “Decreto anziani” punta al cohousing


Ecco cosa emerge dall'ultimo "decreto anziani" approvato dal Consiglio dei ministri, che si inserisce in un contesto normativo in continua evoluzione.
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Ivan Meo

Articolista giuridico

Il decreto approvato in Consiglio dei ministri, implementa la Legge 33/2023 dedicata all’assistenza delle persone anziane e prevede stanziamenti per oltre un miliardo di euro per i primi due anni, e introduce una serie di misure innovative per migliorare la qualità della vita degli anziani in Italia.

Il decreto pone le basi per un importante sviluppo nel settore dell’abitare solidale e intergenerazionale in Italia.

Particolare attenzione è rivolta al tema del cohousing, che rappresenta una soluzione abitativa innovativa perché risponde alle esigenze di una popolazione anziana in crescita.


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Vantaggi del cohousing per gli anziani 

Il “decreto anziani” si inserisce in un contesto normativo in continua evoluzione, mirato a offrire risposte concrete alle sfide demografiche e sociali poste dall’invecchiamento della popolazione. Questo decreto, interpretato nel contesto più ampio delle politiche abitative e del welfare, sottolinea l’importanza di modelli abitativi alternativi al classico nucleo familiare, in particolare per la popolazione anziana.

Il cohousing per anziani si configura come una forma di abitazione condivisa, dove gli spazi privati sono affiancati da aree comuni, come cucine, sale da pranzo, e giardini.

Questa modalità abitativa promuove non solo una maggiore socializzazione, ma anche un modello di assistenza reciproca tra gli abitanti, elemento particolarmente rilevante per gli anziani. Inoltre, il cohousing può integrare servizi specifici per l’età, come assistenza sanitaria e attività ricreative.

Il cohousing per anziani presenta diversi vantaggi

La coabitazione solidale

Il decreto prevede due tipologie di coabitazione:


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Le diverse forme di coabitazione

Il decreto identifica diverse forme di coabitazione: 

Questa varietà di soluzioni abitative riflette un approccio flessibile, capace di adattarsi a diverse esigenze e preferenze degli utenti. Inoltre, la possibilità di includere familiari, volontari e prestatori di servizi sanitari e sociali nelle strutture di coabitazione, arricchisce il valore comunitario e di supporto reciproco di tali iniziative.

Le linee guida per il cohousing

Il decreto prevede la redazione di linee guida entro centottanta giorni dalla sua entrata in vigore. Le linee guida avranno lo scopo di definire le caratteristiche e i contenuti essenziali degli interventi e dei modelli di coabitazione solidale domiciliare. 

Alla stesura di tali linee guida potranno partecipazione di esperti e rappresentanti di enti e associazioni. Ciò rappresenta un esempio di approccio collaborativo e multidisciplinare, fondamentale per affrontare tematiche di tale complessità e rilevanza sociale.

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