Collaboratore di Immobiliare.it
Quali saranno i cambiamenti sull’Imu, dunque, sulle tasse sulla prima casa, legati alla riforma del catasto?
Tanto è in fase di discussione: l’abbassamento delle spese fiscali (anche per l’Iva), la riduzione della complessità del codice tributario. Ma non solo: secondo la Commissione europea, sarà necessario “allineare i valori catastali ai valori correnti di mercato“, attuando il ddl delega sulla riforma fiscale e revisionando le aliquote marginali d’imposta.
Ma torniamo all’Imu.
Obiettivo di Bruxelles? Gravare meno sulle persone e più sulle proprietà, per ridurre così le tasse sui redditi bassi.
Un rischio per l’Italia, considerando che nel nostro Paese la proprietà immobiliare è molto diffusa?
Paolo Gentiloni, commissario per l’Economia, ha affermato: “La commissione non ha intenzione di massacrare nessuno di tasse. Aggiornare i valori catastali non credo che rappresenti una richiesta di aumentare le tasse ma una necessità per l’Italia”.
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I timori non sono pochi: in alcuni casi, si potrebbe assistere all’aumento dei costi dell’Imu.
La parola, dunque, a Draghi che ha affermato che la revisione della rendita catastale avrà come obiettivo “un’operazione di trasparenza per riequilibrare il carico fiscale. Ci sono tante persone che pagano troppo e tante che pagano meno di quello dovuto“.
Dunque, elemento chiave sarà l’equilibrio, anzi, il ri-equilibrio tra tasse e immobili. Vi terremo aggiornati.