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termocamino
Utenze e Bollette 14 ottobre 2025

Come funziona il termocamino con riscaldamento a pavimento


Tutto quello che c’è da sapere sul funzionamento di un termocamino con riscaldamento a pavimento prima di installarlo.
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Roberta Favazzo

Giornalista, collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Il termocamino con riscaldamento a pavimento è una scelta diffusa specialmente nelle abitazioni moderne, per il suo indubbio vantaggio di unire all’intramontabile fascino esercitato dal camino (ma non anche l’impegno che richiede) il comfort derivante da un sistema di riscaldamento efficiente e uniforme. 

Scopriamo come funziona esattamente un termocamino con riscaldamento a pavimento, quali sono i componenti principali, i vantaggi e gli svantaggi legati a tale impianto. 

Cos’è un termocamino

Il termocamino è un apparecchio che, rispetto al camino tradizionale, è in grado di produrre non solo calore per irraggiamento nell’ambiente, ma anche acqua calda da utilizzare per il riscaldamento domestico

La prima differenza rispetto al tradizionale sta nella presenza di un vetro che, di fatto, crea una sorta di camera chiusa. Da questa si può ammirare lo scoppiettio del fuoco senza subire la cenere e la fuliggine che da questo generalmente scaturiscono. 

Inoltre, nel termocamino è integrato un sistema idraulico: in sostanza, dispone di uno scambiatore di calore che riscalda l’acqua contenuta in un circuito chiuso, che può poi essere convogliata verso termosifoni o verso un impianto di riscaldamento a pavimento.

Uno dei suoi vantaggi consiste nel fatto che funge da fonte di energia per il riscaldamento dell’intera abitazione. Evitando di dover ricorrere alle caldaie tradizionali o ad altri sistemi di riscaldamento (anche più costosi).

Il funzionamento del termocamino con riscaldamento a pavimento

Il principio di funzionamento dell’impianto del termocamino con riscaldamento a pavimento si basa sullo scambio termico tra la combustione del combustibile (legna, pellet o gas) e l’acqua presente nel circuito idraulico. 

Quando il termocamino è in funzione, la camera di combustione genera calore che viene trasferito all’acqua attraverso uno scambiatore di calore in metallo, solitamente in acciaio o ghisa, che garantisce un’ottima conduzione termica.

L’acqua calda prodotta viene poi convogliata attraverso dei tubi in polietilene reticolato (PEX) o multistrato installati sotto il pavimento. Questi tubi formano un circuito continuo che attraversa tutte le stanze dell’abitazione, e che permette di fatto al calore di irradiarsi in maniera uniforme dal basso verso l’alto. 

Componenti principali dell’impianto

Un sistema termocamino con riscaldamento a pavimento comprende diversi componenti:

Vantaggi del riscaldamento a pavimento con termocamino

Uno dei principali motivi per i quali si sceglie di optare per questa soluzione è l’efficienza energetica.

Il fatto che il pavimento distribuisca il calore in maniera uniforme, consente di mantenere temperature più basse rispetto ai tradizionali termosifoni. Ne consegue la riduzione del consumo di legna, pellet o gas. 

Inoltre, il comfort in casa è maggiore. Se avete provato almeno una volta a camminare su un pavimento caldo saprete quanto è confortevole, soprattutto nei mesi invernali, ricevere tepore dal basso. Inoltre, grazie a questo sistema, non si percepiscono sbalzi di temperatura o correnti d’aria. E non si verifica un accumulo di polvere.

Un altro vantaggio, meno significativo ma da non sottovalutare, è il minor ingombro rispetto a quello che comportano i radiatori. Ciò si tramuta in una maggiore libertà nella scelta dell’arredamento dato il minor impatto visivo. 

Infine, una questione puramente estetica: oltre al calore, si può godere del fascino di un camino visibile, che diventa un elemento centrale e accogliente dell’ambiente.

Consigli pratici per l’installazione

Così come vale per ogni sistema di riscaldamento che si sceglie per la propria abitazione, anche l’installazione di un termocamino con riscaldamento a pavimento richiede una accurata progettazione. Uno schema ben studiato che si basi, tra l’altro, sul calcolo della potenza del termocamino in base alla superficie da riscaldare e al tipo di pavimento. 

Esistono dei materiali da privilegiare, perché più adatti di altri nella trasmissione del calore, nella scelta del pavimento: si tratta di marmo o gres. Il legno o il laminato, per via della minore capacità di trasmissione, richiedono invece una progettazione più attenta per evitare dispersioni e deformazioni. Anche lo spessore influisce: più questo è basso, più è alta la conducibilità termica. E viceversa.

Altrettanto importante, infine, è il fatto di prevedere un sistema di regolazione della temperatura per ogni ambiente, in modo da ottimizzare il consumo energetico e mantenere il calore ideale in tutte le stanze. 

Quando non conviene il riscaldamento a pavimento?

Nonostante la sua efficienza e il comfort prodotto, il riscaldamento a pavimento non è sempre la soluzione ideale. Al di là dell’importante investimento economico che comporta rispetto ai caloriferi.

Non conviene, ad esempio, se gli ambienti sono poco isolati o l’edificio presenta numerose vie di dispersione del calore, come finestre, porte e portoni. In questo caso può risultare meno efficiente. 

Non è una scelta intelligente all’interno di appartamenti che sorgono dentro edifici antichi con soffitti molto alti. In questo caso si rischia di avere una distribuzione del calore poco uniforme.

Inoltre, non è la scelta migliore se si necessita di un riscaldamento immediato, ad esempio in abitazioni utilizzate sporadicamente come seconde case o garage. Il pavimento impiega più tempo a riscaldarsi rispetto ai radiatori, rendendo meno pratica la soluzione in questi casi.

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