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Corrente alternata e corrente continua: differenze, simboli e come misurarla
Utenze e Bollette 10 dicembre 2024

Corrente alternata e corrente continua: differenze, simboli e come misurarla


Per il funzionamento di impianti in casa come quello solare o fotovoltaico, è necessario un convertitore per passare dalla corrente continua a quella alternata. Scopriamo perché e come funziona l’elettricità domestica.
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Nicola Teofilo

Giornalista, collaboratore esterno di Immobiliare.it

AC/DC non è solo il nome di una celebre rock band, divenuto nei decenni il brand di uno stile di vita generazionale, icona di estetica e design. AC e DC rappresentano due sigle opposte, che indicano due rispettive modalità con cui l’elettricità si muove nei circuiti delle case e di qualsiasi luogo raggiunto dalla corrente elettrica: corrente alternata e corrente continua. Un dualismo fondamentale che ha plasmato il modo in cui l’energia viene generata, trasportata e utilizzata. Comprendere le differenze tra questi due concetti è fondamentale per l’utilizzo sicuro e corretto delle apparecchiature elettriche. Vediamo in modo semplice come funziona l’elettricità domestica. 

Che tipo di corrente è presente negli impianti domestici?

Gli impianti elettrici delle abitazioni utilizzano la corrente alternata, con una tensione di 220 Volt e una frequenza di 50 Hz in Europa. Questo tipo di corrente alterna il flusso degli elettroni avanti e indietro ad intervalli regolari, quindi tra direzioni opposte seguendo un’onda sinusoidale. È il tipo di energia più adatto per alimentare elettrodomestici, lampade e impianti elettrici, perché consente un trasporto efficiente e sicuro su lunghe distanze. Ma quella alternata non è l’unica corrente disponibile, poiché ne esiste un’altra: la corrente continua, più adatta in altre situazioni.

Cosa si intende per corrente continua?

La corrente continua è caratterizzata da un flusso costante di elettroni che vanno in un’unica direzione. È generata da batterie e pannelli solari e alimenta dispositivi elettronici come smartphone, laptop e piccoli elettrodomestici. Questo tipo di corrente offre una tensione stabile, fondamentale per apparecchiature sensibili e precise. È differente dalla corrente alternata, e vediamo perché.

Che differenza c’è tra corrente continua e alternata?

La distinzione tecnica tra corrente continua e alternata risiede nella direzione del flusso degli elettroni. Ma le differenze sono anche pratiche, nell’utilizzo dell’elettricità in casa:

La corrente continua: 

La corrente alternata:

Vediamo perché la corrente alternata è la più diffusa in casa.

Perché la corrente alternata è più vantaggiosa della continua

La corrente alternata rimane la tipologia più diffusa per la rete elettrica globale, e ha prevalso come standard per la distribuzione di energia per via dei seguenti vantaggi: 

È vero quindi che la corrente continua offre un notevole vantaggio in termini di efficienza energetica: il trasferimento di energia è più diretto e privo delle perdite tipiche della conversione. Tuttavia, è meno adatta alla trasmissione su lunghe distanze. La catena alternata, al contrario, è più economica da generare e trasportare grazie alla possibilità di modulare facilmente la tensione attraverso i trasformatori. 

Quindi:

Come capire se è corrente continua o alternata?

La distinzione tra corrente alternata e continua è evidenziata da due rispettivi simboli e sigle riportati sull’etichetta degli apparecchi elettronici. Di solito sono visibili su trasformatori, caricabatterie e dispositivi elettronici, per indicare il tipo di corrente utilizzata.

Ecco quali sigle e simboli notare:

Come misurare la corrente in casa

La misurazione della corrente elettrica richiede l’utilizzo di un multimetro (o tester), uno strumento in grado di rilevare tensione, corrente e resistenza, utile soprattutto per diagnosticare eventuali problemi elettrici.

Ecco i passaggi principali da seguire per rilevare questi dati: 

Perché è importante conoscere le differenze

Distinguere tra corrente alternata e continua è importante per evitare danni alle apparecchiature domestiche e garantire la sicurezza al corretto funzionamento dei dispositivi elettrici. Infatti, alcuni dispositivi richiedono specificamente una delle due modalità di corrente, e un errore di collegamento potrebbe comprometterne il funzionamento.

Inoltre, comprendere queste differenze aiuta nella scelta di soluzioni energetiche migliori per la casa, come ad esempio l’installazione di impianti solari, dove la corrente generata è continua e deve essere convertita in alternata per l’uso domestico, installando un inverter.

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