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Nuova etichetta energetica degli elettrodomestici: come leggerla correttamente
Utenze e Bollette 4 settembre 2025

Nuova etichetta energetica degli elettrodomestici: come leggerla correttamente


L’etichetta energetica aiuta a capire i consumi e le prestazioni degli elettrodomestici: come leggerla correttamente per acquisti più consapevoli.
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Roberta Favazzo

Giornalista, collaboratrice esterna di Immobiliare.it

In fase di acquisto di un nuovo elettrodomestico, l’etichetta energetica è uno di quegli elementi da non sottovalutare. Se sapete leggerla correttamente, vi fornisce una serie di dati interessanti e utili riguardo il frigo o il forno che state per portare a casa. 

Sintetizzando, è un documento che racchiude informazioni chiare sul consumo di energia e sulle prestazioni di un prodotto. “Decifrarla” vi permette non solo di risparmiare sulla bolletta, ma anche di ridurre l’impatto ambientale delle vostre scelte in fatto di acquisti.

In questo articolo approfondiamo qual è il significato dell’etichetta energetica: come leggerla e come interpretarla, quali dati contiene e cosa significano le nuove classi energetiche introdotte negli ultimi anni.

Cos’è l’etichetta energetica

L’etichetta energetica è un documento obbligatorio in tutti i Paesi dell’Unione Europea che fornisce informazioni chiare sui consumi e sulle prestazioni degli elettrodomestici. Rappresenta uno strumento fondamentale nella scelta di un nuovo apparecchio, perché consente di confrontare modelli simili e individuare quello più efficiente

Nei negozi deve essere sempre esposta in modo ben visibile, anche sugli elettrodomestici ancora imballati, mentre nelle vendite online o a distanza il venditore è tenuto a riportare le prestazioni energetiche e funzionali del prodotto nel catalogo. La sua funzione è sostanzialmente quella di guidare il consumatore nella scelta, fornendo parametri oggettivi e facilmente confrontabili tra diversi modelli.

In Italia l’etichetta energetica è stata introdotta a partire dal 1998. Da allora è stata aggiornata più volte per adattarsi ai progressi fatti nel campo della tecnologia. Con l’aumento dell’efficienza dei dispositivi, infatti, è stato necessario rivedere le classi e i criteri di valutazione, rendendo più chiara e intuitiva la lettura delle informazioni.

Dal marzo 2021 l’Unione Europea ha introdotto le nuove etichette energetiche, eliminando le vecchie classi A+, A++ e A+++. Questo cambiamento è stato necessario perché quasi tutti i prodotti tendevano a collocarsi nella parte più alta della scala, creando confusione tra i consumatori.

Quali elettrodomestici la riportano

Gli elettrodomestici sui quali deve essere obbligatoriamente presente sono:

Cosa indica l’etichetta energetica

Innanzitutto, ogni etichetta energetica ha una grafica standardizzata che ne facilita la lettura, garantisce una rapida comprensione e consente un confronto immediato tra modelli simili.

Gli elementi principali riportati sono:

Come leggere correttamente la scala delle classi

Dal 1° marzo 2021, sono entrate in vigore le nuove etichette energetiche introdotte dall’Unione Europea (come da decisione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 5 dicembre 2019). 

La parte più importante dell’etichetta è la scala delle classi energetiche. Fino a qualche anno fa le classi andavano dalla A+++ alla D. Oggi, invece, si utilizza una scala priva di segni +, di doppie lettere o altri simboli,” che va dalla A alla G.

A cosa corrisponde la vecchia classe A+++?

A seguito della revisione delle etichette, molti prodotti che prima rientravano in A++ o A+++ sono stati riclassificati nelle classi B o C. Questo non significa che siano meno efficienti: semplicemente i criteri di valutazione sono stati resi più rigorosi per lasciare spazio alle innovazioni future.

In pratica, un frigorifero che prima era in A+++ rimane un ottimo acquisto anche se oggi è indicato in B. La nuova etichetta lascia la classe A vuota o quasi, proprio per spingere l’industria a sviluppare soluzioni ancora più innovative e sostenibili negli anni a venire.

Informazioni aggiuntive da considerare

Oltre alla classe energetica, l’etichetta riporta dati fondamentali per valutare l’elettrodomestico in base alle proprie esigenze:

Perché leggere l’etichetta conviene

Imparare a interpretare correttamente l’etichetta energetica comporta numerosi vantaggi per l’acquirente (e anche per l’ambiente).

Innanzitutto il risparmio economico: un elettrodomestico in classe A o B consuma molto meno di uno in classe D o E, con una differenza che può tradursi in centinaia di euro risparmiati durante la vita del prodotto.

O la maggiore sostenibilità: ridurre i consumi energetici significa abbassare le emissioni di CO₂ e contribuire alla tutela dell’ambiente

Leggere l’etichetta energetica porta, in sostanza, ad avere a disposizione dei parametri oggettivi che consentono di non basarsi solo sul prezzo d’acquisto, ma di considerare il costo complessivo a lungo termine.

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