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Utenze e Bollette 15 ottobre 2025

Mercato libero dell’energia: cos’è, da quando è obbligatorio, cosa succede a chi non sceglie


Il mercato libero dell’energia porta più concorrenza e libertà di scelta per famiglie e imprese. Cambiano tariffe, fornitori e regole per luce e gas.
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Achiropita Cicala

Giornalista, collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Negli ultimi anni il mercato libero dell’energia ha trasformato in profondità il modo in cui gli italiani acquistano luce e gas, così come il modo di intendere le bollette.

Dopo decenni di regime di maggior tutela, il sistema energetico nazionale ha imboccato la strada della liberalizzazione, con l’obiettivo di garantire più concorrenza, trasparenza e libertà di scelta per i consumatori.

La transizione, però, non è stata priva di dubbi e incertezze. Scopriamo cosa significa davvero passare al mercato libero e quando è diventato obbligatorio.

Cos’è il mercato libero dell’energia 

Il mercato libero dell’energia elettrica e del gas è un sistema in cui i consumatori possono scegliere liberamente da quale fornitore acquistare l’energia per la propria abitazione o attività, decidendo tra diverse offerte economiche, servizi aggiuntivi e modalità di gestione del contratto. 

Si tratta del superamento del cosiddetto servizio di maggior tutela, in cui il prezzo dell’energia veniva stabilito periodicamente dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).

Nel mercato libero, invece, il prezzo dell’energia è determinato dalla concorrenza. Ogni società può proporre:

La liberalizzazione del mercato energetico italiano è iniziata nel 2007, in attuazione delle direttive europee per la creazione di un mercato unico dell’energia

Da allora si è sviluppato un settore molto più diversificato: ai grandi operatori storici si sono affiancati nuovi fornitori digitali e utility locali, spesso specializzate in servizi sostenibili e piani personalizzati.

Come funziona il mercato libero dell’energia

Il funzionamento è abbastanza semplice: mentre nel servizio tutelato ARERA stabiliva trimestralmente il prezzo dell’energia in base ai costi all’ingrosso, nel mercato libero è il fornitore a definire il prezzo, spesso legato ai mercati energetici internazionali o a strategie commerciali proprie. 

Uno degli aspetti più vantaggiosi del sistema liberalizzato è la possibilità di cambiare operatore senza costi aggiuntivi e in qualsiasi momento, con passaggi gestiti interamente dal nuovo fornitore e senza interruzioni del servizio. Tutto avviene in modo fluido, spesso con procedure online e tempistiche ridotte.

Tuttavia, scegliere consapevolmente non è scontato. Le tariffe nel mercato libero possono essere legate al PUN (Prezzo Unico Nazionale), al prezzo all’ingrosso del gas o a formule miste. Confrontare le offerte attraverso il Portale Offerte ARERA o le proposte PLACET (Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela) è fondamentale per evitare contratti poco chiari e individuare la soluzione più conveniente.

Da quando è obbligatorio passare al mercato libero dell’energia

Il passaggio definitivo al mercato libero dell’energia è scattato il 1° luglio 2024 per l’energia elettrica e il 1° gennaio 2024 per il gas, dopo diversi rinvii dovuti a complessità operative e necessità di tutela dei clienti vulnerabili (over 75, i soggetti con disabilità, in condizioni economiche precarie e i residenti nelle isole minori non interconnesse). 

In realtà, il percorso verso l’obbligatorietà è iniziato già anni fa, con una serie di tappe che hanno accompagnato la liberalizzazione progressiva di diversi settori energetici.

Per i clienti domestici non vulnerabili, la scadenza di luglio 2024 ha segnato la fine del servizio di maggior tutela, gestito da fornitori designati su base territoriale. 

Chi non scegli un’offerta sul mercato libero viene assegnato automaticamente a un nuovo regime transitorio chiamato Servizio a Tutele Graduali (STG), attivo fino al 31 marzo 2027. Si tratta di un meccanismo ponte, ideato da ARERA per garantire continuità di fornitura e accompagnare gli utenti verso il mercato liberalizzato.

Cosa succede a chi non sceglie

Come stabilito dalla normativa, chi non seleziona un nuovo fornitore viene automaticamente trasferito nel Servizio a Tutele Graduali. L’energia continuerà a essere erogata senza interruzioni, ma con tariffe che seguono l’andamento del mercato all’ingrosso. Ciò significa che nei periodi di rialzo dei prezzi l’importo in bolletta potrà aumentare sensibilmente.

Non scegliere, dunque, non comporta un’interruzione della fornitura, ma può significare perdere l’opportunità di ottenere condizioni più favorevoli, come meno costi in bolletta, sconti fedeltà, bonus di benvenuto o piani green. 

Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione alle comunicazioni ufficiali ricevute dal proprio fornitore. ARERA invita a diffidare da telefonate o email sospette che promettono “passaggi obbligatori” o “offerte speciali per il mercato libero”. Le uniche informazioni attendibili arrivano tramite canali ufficiali o attraverso i portali dell’Autorità.

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