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Utenze e Bollette 28 agosto 2024

Nuovo digitale terrestre DVB-T2, come capire se devo cambiare la TV


Il passaggio al nuovo digitale terrestre DVB-T2 porterà numerosi vantaggi, ma molti televisori potrebbero non essere compatibili. Ecco come verificare se il vostro apparecchio è da sostituire.
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Agnese Giardini

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Negli ultimi anni, il panorama del digitale terrestre in Italia ha subìto importanti cambiamenti. Dopo il passaggio dal sistema di codifica MPEG2 al MPEG4 AVC nel 2022, ora è il momento del nuovo switch-off che porterà all’introduzione del DVB-T2, ovvero il Digital Video Broadcasting – 2nd Generation Terrestrial. Questo sistema promette una trasmissione del segnale più efficiente, immagini di qualità superiore, e libererà le frequenze necessarie per l’espansione del 5G in tutto il Paese.

Perché il DVB-T2?

Il DVB-T2 rappresenta un’evoluzione significativa rispetto al suo predecessore DVB-T. Grazie a questo nuovo standard, sarà possibile beneficiare di una migliore qualità delle immagini, inclusa la trasmissione in HDR e in 4K, nonché una gestione più efficiente delle frequenze. Questo significa non solo un’esperienza visiva superiore, ma anche un supporto fondamentale per lo sviluppo delle reti 5G.

Come capire se bisogna cambiare la TV

Il passaggio al DVB-T2 potrebbe rendere obsoleti molti televisori attualmente in uso. Ecco alcuni semplici metodi per verificare se il tuo apparecchio è compatibile con il nuovo standard:

  1. Controllo dei canali test: sintonizzatevi sui canali 200 o 558. Se riuscite a visualizzarli correttamente significa che il vostro televisore è compatibile con il DVB-T2 e non necessita di essere sostituito.
  2. Età del televisore: se avete acquistato il vostro televisore prima del 2017, è probabile che non sia dotato di un sintonizzatore compatibile con DVB-T2 e il codec HEVC h.265, necessari per ricevere il nuovo segnale.

Quando avverrà il passaggio al DVB-T2?

Il processo di transizione è stato programmato per iniziare in modo graduale a partire dalla prima metà del 2024, con l’obiettivo di migrare tutti i multiplex nazionali entro il 28 agosto 2024, dopo la conclusione dei grandi eventi sportivi dell’estate.

La Rai, ad esempio, ha pianificato di accendere il primo Mux in DVB-T2 il 28 agosto, mentre i primi test sono stati effettuati a fine maggio.

Milioni di TV incompatibili

Il passaggio al nuovo standard di trasmissione televisiva digitale terrestre DVB-T2 potrebbe effettivamente rappresentare un problema per milioni di famiglie italiane. Secondo i dati dell’Auditel-Censis, sono ancora circa 8,4 milioni le famiglie in Italia che non possiedono un televisore compatibile con il nuovo standard DVB-T2.


LEGGI ANCHE: Nuovo digitale terrestre, la lista dei canali che si vedranno solo in DVB-T2


Un passaggio non indolore

Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, ha spiegato a Sky Tg24 che il passaggio al nuovo sistema di trasmissione non sarà privo di difficoltà. A soli due anni dall’ultimo switch-off del 2022, gli utenti si trovano nuovamente ad affrontare cambiamenti che, pur portando benefici a lungo termine, comportano disagi e costi nell’immediato.

Il passaggio al nuovo digitale terrestre DVB-T2 è un passo importante verso una migliore qualità delle trasmissioni e l’espansione del 5G in Italia. Tuttavia, è essenziale verificare la compatibilità del proprio televisore per evitare sorprese e spese impreviste.


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