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Si può installare una stufa a pellet in condominio?
Utenze e Bollette 28 ottobre 2024

Si può installare una stufa a pellet in condominio?


Ecco le normative da seguire per l'installazione di una stufa a pellet in condominio: sicurezza, regolamenti e consenso dell'assemblea.
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Agnese Giardini

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Decidere di installare una stufa a pellet all’interno del proprio appartamento distaccandosi dal riscaldamento comune, potrebbe generare discussioni tra i condòmini, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza, la stabilità e il rispetto dell’estetica dell’edificio. La normativa non vieta l’installazione di questi impianti di riscaldamento alternativo, purché vengano rispettate precise indicazioni di carattere tecnico. Non esiste una legge specifica che obblighi i condòmini a utilizzare un impianto centralizzato, permettendo quindi di scegliere sistemi autonomi come la stufa a pellet.

È legale installare una stufa a pellet in condominio?

L’installazione di una stufa a pellet in condominio è pertanto legale, poiché nessuna normativa ne vieta l’utilizzo. È tuttavia necessario avvalersi di soluzioni idonee e accorgimenti, affinché l’impianto non comprometta la sicurezza e il decoro dell’edificio. Quest’ultimo ad esempio, deve rispettare le normative vigenti per quanto riguarda lo smaltimento dei fumi e la distanza minima dalle finestre o dai balconi di altre unità abitative.

Come installare una canna fumaria per la stufa a pellet

Uno dei requisiti principali per installare una stufa a pellet in un condominio riguarda la canna fumaria. Per evitare possibili interferenze con le altre unità abitative, è necessario installare una canna fumaria dedicata, non condivisa con altri impianti di riscaldamento. Le più comuni prevedono una canna fumaria interna, adatta per gli appartamenti situati all’ultimo piano, oppure una canna fumaria esterna fissata alla parete del condominio, rispettando però la distanza minima richiesta tra balconi e finestre. In entrambi i casi, la canna fumaria deve terminare almeno un metro sopra il colmo del tetto come previsto dalle vigenti normative, per evitare ristagni di fumo o problemi di tiraggio.


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Requisiti tecnici per la canna fumaria

Per assicurare la sicurezza dell’impianto, la canna fumaria deve essere realizzata con materiali resistenti al calore e alle sollecitazioni meccaniche (obbligatoria la Dichiarazione di conformità impianti, canne fumarie incluse). È importante che il sistema di tubature sia isolato e coibentato a regola d’arte, per prevenire danni strutturali e garantire una corretta dispersione dei fumi.

In caso di presenza di stufe a pellet su più piani, i comignoli devono obbligatoriamente essere sfalsati di almeno 50 centimetri, per evitare che eventuali differenze di pressione possano compromettere il funzionamento della stufa.

Il ruolo del regolamento di condominio

Il regolamento condominiale può imporre restrizioni sull’installazione della stufa a pellet, ma solo a determinate condizioni. Una delibera unanime di tutti i condòmini, può per esempio stabilire limitazioni sull’utilizzo delle pareti comuni per l’ancoraggio della canna fumaria, in particolar modo se ciò influisce sul decoro estetico dell’edificio. In mancanza di voto unanime, è possibile utilizzare le pareti comuni per installazioni che non compromettono la sicurezza della struttura. In alcuni casi, potrebbero esserci dei regolamenti contrattuali stabiliti dal costruttore e originario proprietario unico dello stabile, che limitano l’installazione di impianti di riscaldamento privati; norme che devono però essere incluse nei rogiti di compravendita.

Il consenso dell’assemblea condominiale

Non è quindi necessario ottenere il consenso dell’assemblea per lavori effettuati all’interno del proprio appartamento. L’installazione di una stufa a pellet, eseguita rispettando le normative, rientra tra i lavori di competenza esclusiva del proprietario. Nonostante ciò, è comunque consigliabile informare sempre l’amministratore di condominio.

Norme di sicurezza e vincoli locali

Per installare una stufa a pellet, oltre alle normative italiane, è fondamentale considerare eventuali vincoli locali o regionali, poiché diversi Comuni e regioni italiane applicano restrizioni specifiche, soprattutto in relazione all’emissione di fumi e all’inquinamento. ​In alcune regioni del Nord Italia, come Lombardia, Piemonte e Veneto, esistono restrizioni aggiuntive per ridurre le emissioni in aree con elevato tasso di inquinamento.

In questi casi, le stufe devono rispettare criteri stringenti, spesso legati a certificazioni di classe energetica, e non sono ammesse installazioni in ambienti di piccole dimensioni o senza una ventilazione adeguata.


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