Il settore dei viaggi è in affanno, come dimostra anche un fenomeno dilagante in questi ultimi mesi: la perdita dei bagagli dei viaggiatori.
Nel bel mezzo dell’estate, quando tutti partono per le ferie, le compagnie aeree evidenziano delle difficoltà: nell’accoglienza ai Gate, nei check in, nelle partenza in orario e nella consegna delle valigie.
Aeroporti: cosa sta accadendo?
Secondo Air Travel Consumer Report, nel mese di aprile, quasi 220.000 bagagli sono stati smarriti o inviati verso destinazioni sbagliate negli Stati Uniti, con un aumento del 135% rispetto ai quasi 94.000 bagagli che erano stati smarriti nel 2021.
Per non parlare di tanti altri oggetti, dai seggiolini auto ai passeggini, scomparsi per settimane, senza possibilità di tessere rintracciati.
Un fenomeno preoccupante a cui si è unito il progressivo aumento dei prezzi dei voli low cost degli ultimi mesi, come effetto dell’inflazione e della mancanza di personale, licenziato ai tempi del Covid e mai più riassunti.
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L’aeroporto di Heathrow: un esempio
Un caso eclatante sono i disagi dell’aeroporto d Heathrow con la British Airways (Ba) che ha sospeso la vendita dei biglietti per i voli a corto raggio, in partenza dall’aeroporto londinese fino all’8 agosto.
La decisione è stata presa a fronte del limite al numero di passeggeri giornalieri che il più grande aeroporto del Regno Unito ha imposto per l’estate.
Heathrow aveva, infatti, indicato alle compagnie aeree di interrompere nei mesi estivi la vendita dei biglietti per portare a 100 mila i viaggiatori gestibili ogni giorno, 4 mila in meno rispetto a quanto programmato in precedenza.
La sospensione di Ba riguarda i voli verso destinazioni nazionali ed europee, come si legge sul sito della Bbc.
La situazione all’aeroporto londinese è la stessa verificatasi negli altri grandi scali europei, dopo la ripresa seguita alla fine delle restrizioni anti-Covid e il ritorno dei voli e dei passeggeri ai livelli pre-pandemia, a fronte però di un personale ridotto e della conseguente carenza di servizi aeroportuali: fra i casi più eclatanti, i grandi problemi nella gestione dei bagagli.
Epicentro della crisi: gli aeroporti del nord Europa
Londra, Amsterdam, Bruxelles, Francoforte sono gli aeroporti più congestionati, ma dato che tutto è interconnesso, i disservizi si diffondono per effetto domino.
E, se una valigia non viene caricata in partenza, è in un altro aeroporto che si attende, invano, di rivederla.