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In occasione del Salone del Mobile 2023 la maison di moda Armani apre al pubblico la sua sede storica, il favoloso Palazzo Orsini.
È la prima volta che si potrà accedere all’interno dell’edificio e ciò sarà possibile durante gli eventi del Fuorisalone che come ogni anno affiancano la più importante fiera milanese.
Palazzo Orsini visitabile per il Fuorisalone 2023
Durante il Salone del Mobile di quest’anno, che si terrà dall’8 al 23 aprile prossimi, il programma del Fuorisalone, la serie di eventi che accompagna la fiera principale, prevede la presentazione delle novità della collezione Armani Casa: essa si terrà nella sede della maison di Giorgio Armani, ossia a Palazzo Orsini, situato in via Borgonuovo al numero 11, dietro Brera.
Per la prima volta, quindi, si potrà accedere all’interno di questo magnifico palazzo d’epoca e si potranno ammirare i mobili di preziosa fattura ospitati nelle sale affrescate del piano nobile, dove si trova l’atelier di Alta Moda Giorgio Armani Privé, e il giardino segreto del cortile principale, porticato e decorato a stucco.
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La casa di moda si è trasferita in questa sede il 18 settembre 1996 e da allora, solamente in occasione di eventi speciali, è possibile entrarvi, per esempio per le Giornate di Primavera e d’Autunno del FAI – Fondo Ambiente Italiano, o per la manifestazione Cortili Aperti, oppure per eventi particolari del mondo della moda, come Apritimoda.
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Palazzo Orsini: la storia e le caratteristiche
Si tratta di una delle più prestigiose dimore nobiliari di Milano, edificata, senza essere conclusa, dalla famiglia Secco-Borella nella seconda metà del Seicento.
Nel 1662, si trasferì nel palazzo la nobile famiglia romana degli Orsini, da cui prende il nome, la quale aveva lasciato la dimora sita nell’attuale via Giuseppe Verdi e completò la costruzione in modo molto sfarzoso, costruendo anche il cortile.
Risalgono alla seconda metà del Settecento gli interni, con i decori realizzati da Luigi Canonica e gli affreschi del pittore Andrea Appiani.
Successivamente, la casa fu ceduta ai principi Pio, divenuti poi famiglia Falcò-Pio, che erano di origine spagnola e che la possedettero fino al 1918.
Essi realizzarono a metà Ottocento l’attuale facciata neoclassica, progettata dall’architetto Luigi Clerichetti e caratterizzata da eleganti cornici alle finestre e da un susseguirsi di architravi, timpani e lunette.
*Immagini – Credits to Artribune.com