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La siccità è un problema che negli ultimi anni ha iniziato a mettere in crisi anche l’Europa. La crisi idrica non è più un problema lontano ma a causa del cambiamento climatico, stiamo vivendo anche in occidente i primi segnali di allerta.
Anche le piogge incessanti degli ultimi giorni e l’alluvione in Emila Romagna sono campanelli di allarme che devono far prendere consapevolezza a noi cittadini e a chi ci governa.
Vediamo come hanno reagito i governi di Italia, Spagna e Francia alla siccità che ha colpito quest’anno.
Decreto siccità in Italia
In Italia è stato varato il decreto siccità dal Governo Meloni, che rende la siccità non più una emergenza ma un problema strutturale.
Il decreto siccità in Italia prevede prima di tutto la nomina del Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica che sarà in carica fino al 31 dicembre 2024.
Nella pratica prevede:
- il riuso delle acque reflue per irrigare i campi;
- la semplificazione del processo di desalinizzazione;
- la possibilità di realizzare vasche di raccolta di acque meteoriche per uso agricolo senza permessi o autorizzazioni in edilizia libera;
- l’istituzione di un regime semplificato per la realizzazione delle infrastrutture idriche nel rispetto degli impegni nell’ambito del PNRR.
Ma come reagiscono gli altri paesi alla siccità?
La Spagna è un paese che sta soffrendo molto di siccità negli ultimi tre anni. Per questo il Governo ha dichiarato uno stato di emergenza per una crisi idrica senza precedenti che sta colpendo ora il 60% delle campagne. In alcune aree della penisola iberica gli agricoltori hanno perso quasi completamente la loro produzione di grano e orzo a causa della crisi idrica.
La ministra della Transizione ecologica, Teresa Ribera ha richiesto al Consiglio dei ministri un pacchetto di aiuti di 2 miliardi di euro da destinare:
- alla creazione di nuovi impianti dissalatori;
- alla realizzazione di nuove condotte per le aree più colpite dalla crisi idrica;
- aiuti diretti ad agricoltori e allevatori per oltre 636 milioni di euro;
- 5 milioni di euro di aiuti per l’apicoltura.
Previsto anche un sussidio fino al 70% del costo delle polizze assicurative già stipulate che prevedono la copertura del rischio siccità nelle colture aride di erbacee estensive, oliveti, uva da vino, mandorlo, nocciolo, kiwi, barbabietola da zucchero e mais da foraggio.
Decreto siccità in Francia
Anche in Francia la crisi idrica ha portato il Governo ad assumere provvedimenti a breve termine. Il dipartimento dei Pirenei Orientali, nel sud-ovest della Francia, dove la siccità ha raggiunto livelli critici, ha stabilito alcune regole come:
- la chiusura degli autolavaggi;
- il divieto di bagnare orti e giardini;
- il veto di riempire le piscine di casa.