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COMUNICATO STAMPA: I SINGLE ALLA RICERCA DI UN BILOCALE DEVONO ANDARE IN PROVINCIA
Dove conviene acquistare casa, se si è single? In città o in provincia?
No, non stiamo parlando di qualità della vita o di scelte personali ma, facendo riferimento ai dati sui redditi medi, molte grandi città italiane sono davvero inaccessibili per chi vive solo.
Questo è ciò emerge dall’analisi di Immobiliare.it Insights, business unit specializzata in analisi di mercato di Immobiliare.it, sull’affordability nelle 12 principali città italiane, distinguendo comune e provincia.
Vivere in città o in provincia: cosa può permettersi un single?
Lo studio ha valutato i redditi medi dichiarati all’Agenzia delle Entrate* e li ha confrontati con i costi medi al metro quadro e un potenziale prestito dell’80% del valore dell’immobile per 25 anni**.
Da questi tre indici è stato ottenuto quello di affordability, vale a dire la sostenibilità economica di una rata mensile che non vada oltre un terzo dello stipendio.
Studi puntuali in merito all’accessibilità di quartieri e di intere città del nostro Paese acquisteranno nel prossimo futuro un’importanza sempre crescente. Infatti, i player più evoluti del mercato si baseranno anche su questo tipo di dati per indirizzare le loro scelte in termini di investimenti, valutando la maggiore o minore sostenibilità economica di una certa zona per stabilirne l’attrattività presso i potenziali acquirenti.
Spiega Antonio Intini, Chief Business Officer di Immobiliare.it
Città “off limits” per chi acquista casa da solo
Si evidenzia, guardando ai bilocali, che una persona da sola alla ricerca della casa non sempre riesce a trovarla in città e, a volte, fa fatica anche in provincia.
I grandi centri del Nord e del Centro Italia sono per lo più inaccessibili, solo a Torino e a Genova è più sostenibile acquistare casa nel Comune.
Situazione migliore al Sud e nelle Isole dove, se città come Bari e Napoli rimangono “fuori portata”, Catania e Palermo hanno prezzi “a misura di singolo reddito“.
E se si è in due a voler comprare casa?
Ovviamente, facendo la somma dei redditi medi dichiarati, è già più sostenibile l’acquisto nei centri analizzati, con l’eccezione di Milano, Venezia e Firenze, dove anche le coppie avrebbero non poche difficoltà.
I trilocali sono per la quasi totalità “off limits” per i single in tutte le grandi città. Le coppie invece, possono sperare di accedere ai mutui per i trilocali nelle province di riferimento.
Milano e Roma, le città più care
La città più cara d’Italia è Milano, dove il reddito mensile necessario per l’acquisto di un bilocale è ben del doppio rispetto al reddito percepito in media dal singolo residente.
Anche la coppia fatica; così, la provincia di Milano è la via praticabile sia da chi acquista da solo sia da chi lo fa insieme ad un partner.
E i trilocali? La cifra necessaria in città è di circa il triplo rispetto allo stipendio medio netto percepito da un single e va oltre il 70% anche del reddito cumulato di una coppia che, tuttavia, può pensare almeno di acquistare i tre vani nella provincia.
Scenario non diverso nella Capitale: a Roma i single possono solo aspirare al bilocale in provincia.
Nel centro città, il reddito necessario per poter affrontare la spesa supera di quasi il 70% quello in media percepito dal cittadino.
Come nel caso di Milano, la scelta per chi è in coppia è più ampia: oltre che in provincia chi acquista in due può trovare casa anche a Roma.
Anche in questo caso, il single residente a Roma ha molte meno scelte per quanto riguarda l’acquisto di un trilocale, mediamente inaccessibile anche in provincia (1.995 euro richiesti); provincia che resta, invece, un’opzione per le coppie.
Il caso Bologna
Il capoluogo emiliano-romagnolo è un mercato non facile per i single. I 1.625 euro percepiti in città mensilmente sono circa mille euro al di sotto della soglia minima per affrontare l’acquisto di un bilocale a Bologna, e ugualmente insufficienti per la provincia, dove servono circa 1.700 euro al mese, anche se qui la percentuale di bilocali accessibili arriva al 40%.
Bologna presenta invece un’affordability in linea con Milano e Roma per le coppie. Il percepito netto è infatti superiore di oltre il 70% rispetto alla soglia minima per i bilocali in provincia (1.681 euro) e di oltre il 10% per quelli in città (2.631 euro). Per acquistare un trilocale, invece, l’accessibilità è garantita solo in provincia (2.418 euro al mese necessari), per il centro cittadino invece la cifra necessaria supera del 17% le possibilità dei due.
Le città più accessibili per acquistare casa se si è single
Tra le 12 città più popolose d’Italia, si evidenziano le siciliane Catania e Palermo per i prezzi bassi. Qui, infatti, i single residenti in città possono più facilmente acquistare in autonomia un bilocale sia in provincia, sia nel comune di riferimento.
Ci sono però situazioni di accessibilità importanti anche al Nord, come il caso di Torino. Il capoluogo piemontese non costringe i single, che percepiscono circa 1.500 euro di reddito mensile, a uscire dalla città per l’acquisto di un bilocale (per cui si parte da un reddito minimo di 1.170).
Per i trilocali resta necessario avere invece il supporto di un partner a livello reddituale.
Le grandi città meno accessibili
La città dove è più complicato acquistare casa è Venezia, dove i 1.400 euro mensili di reddito medio in città rendono quasi impossibile investire in un bilocale tanto nel comune, quanto nella provincia.
Se fuori città circa 1 bilocale su 3 è alla porta di una persona sola, in città solo il 16% delle opzioni è accessibile.
Le coppie possono solo con 2.518 euro mensili coprire i 1.800 necessari per la provincia, ma non i 2.840 per la città.
Per quanto riguarda i trilocali, poco più del 50%, in città come in provincia, rientrano nelle possibilità di una coppia media.
Passiamo ora a Firenze. Per due vani in città si richiede un reddito che quasi doppia quello mediamente percepito da un single, ma anche i 1.800 necessari in provincia sono comunque troppi (un surplus del 18%).
La provincia fiorentina rimane quindi appannaggio delle coppie – il cui reddito è di 2.751 euro mensili – sia per i bilocali che per i trilocali, che rimangono comunque fuori portata nel comune, dove si sfiorano i 4.000 euro al mese richiesti in media.
Un’altra grande metropoli da nominare è Napoli.
Se infatti il capoluogo campano è uno dei meno cari menzionati finora, con i suoi 1.736 euro richiesti per un bilocale in città e 1.405 in provincia, sono davvero pochi i single in grado di acquistare un appartamento di questo tipo, dato che il reddito medio dichiarato non arriva ai 1.250 euro mensili di media.
I bilocali tornano accessibili per le coppie (2.228 euro di reddito medio mensile), mentre per quanto riguarda i tre vani poco più di 1 su 3 ha un prezzo affrontabile per una famiglia bi-reddito.
*Calcolato a partire dai redditi lordi dichiarati – ultima pubblicazione Mef anno di imposta 2020 – nelle due città, al netto delle imposte, e caratterizzato da un leggero squilibrio: 100% + 80% del reddito disponibile.
I SINGLE ALLA RICERCA DI UN BILOCALE DEVONO ANDARE IN PROVINCIA**Calcoli di accessibilità del mercato effettuati considerando un finanziamento pari all’80% del valore dell’immobile con un tasso fisso al 3,82% della durata di 25 anni.