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Chi alla richiesta di un mutuo in banca non si è sentito dire che sono necessarie delle garanzie? Le banche chiedono garanzie per essere certe che il futuro debitore sia una persona in grado di sostenere il pagamento e che, in caso di insolvenza, sia comunque possibile saldare il debito in qualche modo.
Come garanzia si possono utilizzare beni preziosi e immobili (come la casa di proprietà), che in caso di insolvenza potranno essere pignorati dall’ente creditore.
Cos’è il pignoramento?
Il pignoramento è un procedimento esecutivo che consente al creditore di prendere quanto gli spetta da un debitore parzialmente o completamente insolvente.
Per un debitore è sempre meglio evitare che si arrivi a questo punto, quindi in caso di problemi finanziari, che impediscono o rendono difficoltoso saldare le rate del prestito nei tempi e nelle modalità stabiliti, è il caso di aprire il dialogo con l’agenzia di recupero crediti interessata o di trattare direttamente con il proprio istituto di credito.
Che tipologie di pignoramento esistono?
Il pignoramento in quanto procedimento esecutivo viene eseguito fisicamente dagli ufficiali giudiziari che a nome del creditore o dell’Agenzia delle Entrate fanno valere il suo diritto di risarcimento nei confronti di un debitore insolvente.
Se questo ha oggetti di valore di qualsivoglia natura come: gioielli, oggetti d’antiquariato e altri beni mobili, gli ufficiali li considereranno come pignorabili e il ricavato della loro vendita all’asta servirà a saldare il debito con il creditore. Quindi un pignoramento può essere:
- immobiliare;
- mobiliare;
- del conto corrente;
- del veicolo;
- verso terzi.
Cosa accade a chi subisce un pignoramento? Le conseguenze
Oltre a subire la confisca della proprietà chi dovesse assistere al pignoramento dei propri beni, andrebbe incontro anche ad altre problematiche e iscritto nella black list del CRIF (la Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria, la più grande banca dati di chi richiede prestiti e mutui) potrebbe avere:
- difficoltà ad aprire un nuovo conto corrente;
- problemi a richiedere una carta di credito o un libretto degli assegni;
- ripercussioni su stipendio e pensione.
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