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Candele profumate, incensi e bastoncini di palo santo: negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom di questi prodotti. E non solo per la voglia di portare un buon odore dentro casa.
È più qualcosa che ha a che fare con la ricerca di serenità, armonia e tranquillità; con il misticismo. Un boom – senza dubbio legato alla riscoperta della casa e alla voglia di pace interiore – che sembra essere destinato a durare ancora.
Cos’è il palo santo?
Protagonista assoluto tra tutti è il palo santo, che su Instagram è un vero e proprio trend.
Ma cos’è questo bastoncino tanto amato e dal fumo “magico” che brucia in tantissime case?
Si tratta di un incenso dalle origine antichissime e la profumazione intensa che veniva utilizzato dagli sciamani Inca per scongiurare energie negative e talvolta comunicare con gli dei.
A casa nostra arriva sotto forma di bastoncini di una decina di centimetri ma si ottiene dalla corteccia di un albero tropicale – originario dell’America Centro-Meridionale – di grandi dimensioni: il Palo Santo appunto, o Bursera graveolens, un tempo utilizzato anche per scopi terapeutici.
Viene raccolto, o così dovrebbe essere, solo da piante morte dopo il loro ciclo naturale di vita e lasciate a terra per qualche anno in modo da assorbire gli aromi naturali e sviluppare la resina che impregna il legno stesso e che poi bruciando emana il tipico odore.
Il potere dell’incenso palo santo
L’utilizzo del Palo Santo è vario. Un tempo era molto usato nei riti religiosi e di purificazione interiore e per allontanare gli spiriti maligni e la cattiva sorte. Oggi viene utilizzato soprattutto per combattere stress ed ansia e come strumento utile durante la meditazione, le pratiche di yoga e l’aromaterapia.
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Come si usa in casa il palo santo
In casa il palo santo viene utilizzato principalmente per purificare l’ambiente, soprattutto se ci sono momenti in cui l’aria di una stanza diventa pesante oppure al mattino, visto che è legato al concetto di rinascita.
Per usarlo correttamente, e dunque preservare gli oli essenziali e le resine che spigionano il caratteristico profumo, è necessario dosare bene la fiamma che si usa per accenderlo.
Per farlo, è sufficiente avvicinare un’estremità del bastoncino a una fiamma viva di un accendino o di una candela per una decina di secondi facendo attenzione che non si carbonizzi, poi allontanarlo e soffiare sulla brace per spegnere il fuoco e diffondere il caratteristico fumo bianco; è quello ad emanare nell’aria l’aroma e le relative vibrazioni.
Se il fumo che esce è nero, significa che il legno si sta carbonizzando e che si stanno bruciando troppi oli essenziali.
Successivamente, il legnetto dovrebbe essere sistemato su un sostegno o in un braciere traforato. Inoltre è possibile riutilizzarlo più volte.