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L’emergenza siccità continua a essere centrale. Il Governo Draghi sta lavorando anche su questo fronte con la massima urgenza.
A giorni, infatti, dovrebbero delinearsi i punti-chiave da dover rispettare per far fronte alla situazione con un decreto.
Quali sono le aree più colpite dalla siccità?
Le aree maggiormente colpite dal fenomeno sono quelle che si sviluppano intorno al fiume Po che si sta, letteralmente, prosciugando.
Il cuneo salino è a livelli record. Esso segna lo stato del progredire del mare nel delta e, come riportato dall’Osservatorio sulla crisi idrica del Po, il mare è risalito lungo il Po per 30,6 km. E la situazione potrebbe, ulteriormente, peggiorare.
Le conseguenze?
L’effetto dell’acqua salmastra sulle coltivazioni potrebbe essere disastroso; inoltre, l’Ue insiste per interventi di mitigazione del danno, per evitare sanzioni.
Anche il lago di Bracciano a Roma risente della siccità
Spostandoci nel Lazio, anche il lago di Bracciano, che ricordiamo essere nell’area a nord di Roma, sta risentendo della siccità.
Il livello si sta abbassando e la Capitale potrebbe avere una riduzione delle acque utilizzabili.
Dunque, anche il governatore Nicola Zingaretti ha annunciato lo stato di calamità naturale, perché si è vicini alla soglia sotto la quale l’acqua non può più essere utilizzata.
L’affermazione di Fontana: “In Lombardia abbiamo acqua fino all’8 luglio”
“Se non cambieranno le condizioni climatiche, con queste operazioni che abbiamo posto in essere, abbiamo la garanzia di acqua fino all’8-9 luglio poi, se non dovesse piovere, ci sarà un problema“, facendo riferimento all’acqua per l’agricoltura.
A breve, sarà indispensabile un nuovo accordo con i gestori degli impianti idroelettrici del Trentino, per un maggiore rilascio di acqua.
Necessari razionamento e un uso consapevole dell’acqua
Si evidenzia, ancora, la necessità di un razionamento e, soprattutto, di un uso assolutamente consapevole dell’acqua.
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