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L’impianto elettrico negli appartamenti andrebbe rifatto dopo una trentina d’anni, soprattutto se si dovessero verificare problematiche come le seguenti:
- il contatore che salta frequentemente;
- scintille che si sprigionano ogni volta che si attacca la spina di un apparecchio nella presa;
- quando si sente odore di plastica bruciata.
Questi sono i tipici segnali d’allarme rispetto a un vecchio impianto elettrico che è arrivato al capolinea e ha bisogno di essere cambiato.
Basta poco per scatenare degli incendi negli appartamenti.
Quando è ora di rifare l’impianto elettrico?
Quando è ora di rifare l’impianto elettrico conviene affidarsi a professionisti da cui farsi spiegare una serie di cose, prima di prendere decisioni su da farsi:
- com’è fatto un impianto elettrico;
- la differenza tra rifacimento e manutenzione;
- quali sono le opere da eseguire;
- il corretto iter burocratico e le professionalità necessarie;
- avere maggiori preventivi, per poter scegliere anche in base al proprio budget, senza necessariamente abbracciare subito quello più economico;
- sapere che non esiste un impianto elettrico senza certificazione;
- se è possibile, detrarre la spesa l’impianto elettrico.
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Cambiare l’impianto o fare manutenzione?
Quando l’impianto elettrico di casa è ormai vecchio, ci si può trovare di fronte ad un bivio, di fronte al quale è necessario fare una scelta: rifare l’impianto o fare manutenzione?
- Rifare l’impianto domestico significa creare un impianto ex novo. Verranno, perciò, montati nuovi quadri elettrici, tubi, cavi, terminali. Operazioni che comportano lavori invasivi per la casa.
- Con la manutenzione bisogna procedere con le operazioni necessarie a mantenere in efficienza l’impianto e realizzare tutti gli aggiornamenti che possono comportare un parziale rinnovo dell’impianto. Rientrano, pertanto, nella manutenzione la sostituzione dei cavi però mediante l’utilizzo delle medesime canaline, oppure la sostituzione degli interruttori e delle placchette.
Dichiarazione di conformità: cos’è e chi la rilascia
Rivolgiti a un elettricista con una qualifica certificata per gli impianti elettrici in modo da richiedere, alla fine dell’intervento, una dichiarazione di conformità che va consegnata in Comune con un progetto di massima dell’impianto, per avere accesso alle detrazioni fiscali.
Inoltre, la dichiarazione di conformità è diventata obbligatorio con la legge 46/1990 e disciplinato successivamente dalla legge 37/2008.