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Se è vero che tutti i processi nuovi hanno bisogno di tempo per essere rodati e che da questa regola non sono escluse neanche le leggi, sembra però non esserci proprio pace alcuna per la formalizzazione dei passaggi legati al pagamento dell’imposta IMU e, cosa non trascurabile, anche per i milioni di italiani che quella tassa dovrebbero pagare e sulla quale vorrebbero avere certezza.
Fino a qualche giorno fa era stato indicato il 30 Novembre come ultimo termine valido per procedere alla dichiarazione dei dati necessari al calcolo dei costi che i proprietari devono pagare, ma un emendamento presentato dal Deputato del PDL Giuseppe Marinello ha nuovamente cambiato le carte in tavola e nel Decreto Legge legato ai costi della politica italiana, approvato nei giorni scorsi in Commissione Bilancio, si legge ora che la presentazione dei dati dovrà avvenire “entro 90 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto di approvazione del modello di dichiarazione IMU e delle relative istruzioni”.
Se da un lato sono esentati dall’obbligo di dichiarazione i proprietari diimmobili adibiti a dimora principale, dall’altro anche questi devono presentarla se l’immobile ha subito qualunque genere di variazione rispetto alle mappe utilizzate per la dichiarazione Ici o, comunque, se hanno subito variazioni non note alle amministrazioni comunali dell’area in cui sorge l’immobile.
Dovranno essere presentate secondo questi parametri le dichiarazioni legate ad immobili non utilizzati, a quelli inagibili, di interesse storico, di terreni agricoli, di fabbricatiritenuti di interesse artistico, di immobili realizzati da imprese costruttrici per finalità di vendita o, ancora, quelli in relazione a cui è stata deliberata una riduzione di aliquota da parte dei comuni competenti.
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