Ormai siamo abituati a sentire di immobili realizzati con l’uso di materiali a dir poco insoliti: vuoi per l’effetto “stupore”, vuoi per garantirsi il rispetto dell’ambiente attraverso il ricorso a prodotti e sostanze riciclate, ecocompatibili e dal basso impatto ambientale, ma sempre più spesso architetti e ingegneri fanno a gara per stupire.
L’idea stavolta è venuta ad un geniale artista irlandese, Frank Buckley, che ha realizzato il suo appartamento utilizzando delle vecchie banconote fuori circolazione come insolita materia prima. Se fossero state valide, quei pezzi di carta varrebbero la modica cifra di 1,4 miliardi di euro: ogni mattone dell’immobile, infatti, è stato riempito di banconote, per un valore che va dai 40 ai 50 mila euro. Una bella sommetta, che ha reso l’immobile costruito da Buckley un vero e proprio “monumento”, una narrazione tridimensionale della crisi economica che ha colpito l’Europa, in primis l’Irlanda.
È stata la Central Bank of Ireland – ha dichiarato l’artista – a fornire la materia prima: banconote in disuso, certo, ma assolutamente reali che sono state convertite in mattoni. L’immobile realizzato è quindi, al contempo, espressione del malessere di un’intera nazione, costretta a riconoscere l’impoverimento delle proprie risorse, e della sua voglia di riscatto, che passa attraverso l’arte e la creatività.
L’artista ha scelto di vivere davvero nella casa di banconote, un bel trilocale con camera da letto, soggiorno e bagno: il bizzarro immobile, che alterna mattoni a banconote di ogni taglio, ha anche lo spazio per esporre le altre creazioni di Buckley. L’appartamento, a detta dell’artista, sfrutterebbe al meglio il potere isolante della carta delle banconote, tanto da consentirgli di vivere senza coperte, nonostante il gelido inverno irlandese.