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Le bollette sono sempre più care e nonostante gli interventi del governo su IVA e oneri di sistema, nonostante le modifiche unilaterali ai contratti di luce e gas, risulta che gli operatori dell’energia sono riusciti a far aumentare il costo medio delle forniture di luce e gas di circa il 46%, tra il primo trimestre 2022 e quello del 2023.
Due importanti piattaforme di ricerca, Sostariffe.it e Segugio.it, hanno individuato come le società di fornitura di energia hanno cambiato le tariffe dei consumatori, a volte senza nemmeno comunicare la variazione.
Aumento dei prezzi in bolletta negli ultimi due anni
Stando alle rilevazioni effettuate dall’Osservatorio SOStariffe.it e Segugio.it, l’aumento della spesa delle famiglie per le bollette di energia ha subito un incremento notevole.
In dettaglio: tra il primo trimestre del 2021 e il terzo trimestre del 2022, il costo dell’energia elettrica è passato da 0,07 €/kWh a 0,33 €/kWh, con una punta di 0,41 €/kWh registrata a fine anno 2022.
Anche le offerte del Mercato Libero hanno subito un incremento da 0,03 €/kWh del 2021 a 0,26 €/kWh a fine 2022.
Per il servizio di Maggior Tutela, nel quarto trimestre del 2022 si è registrato il prezzo più alto di sempre per l’energia elettrica
E non cambia ma forse peggiore la situazione del gas. Tra il 2021 e il 2022, il costo del gas è passato da 0,15 €/Smc a 1,11 €/Smc. Nel Mercato libero da 0,09 €/Smc a 0,89 €/Smc.
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Per quale motivo aumentano i prezzi dell’energia in bolletta
Molti dei motivi che hanno portato i gestori di Luce e gas sono legittimi, cause oggettive ed estranee alle società stesse di fornitura. Sappiamo, infatti, della crisi energetica, delle sue cause legate alla guerra in Ucraina.
Ma molti aumenti in bolletta sono dovuti anche alla rimodulazione dei contratti da parte dei gestori.
Quando un gestore può rimodulare il contratto di fornitura
Il Governo a fine 2022 ha dato via libera agli aumenti delle tariffe, se il contratto di fornitura è in scadenza, mentre ha vietato le modifiche a contratto in corso.
In pratica, solo nel momento in cui il contratto sta per concludersi il gestore potrà rimodulare la proposta di erogazione dell’energia. Questo è il momento di prestare la massima attenzione all’offerta commerciale che vi viene fatta.
Nonostante la legge tuteli il consumatore che ha un contratto, spesso si verifica che i gestori modifichino la tariffa senza avvisare il cliente. Ci sono, infatti, alcune clausole presenti in contratto che danno loro la possibilità di farlo.
Contratti luce e gas con tariffe modificate
Vi sono casi in cui nonostante sia esistente un contratto di fornitura ancora valido, la tariffa venga modificata, e mai a favore del consumatore.
Le piattaforme Sostariffe.it e Segugio.it hanno individuato tre casistiche:
- Contratto con promozione. In questo caso, il contratto stipulato prevede una promo a tempo, di solito un anno, in cui era proposta una tariffa a prezzo scontato. Terminato il periodo il contratto prosegue ma a prezzo pieno.
- Contratto rinnovato. In questo caso, il contratto viene rinnovato dal cliente che crede di attivare la stessa tariffa del precedente accordo, che invece quasi sempre è aumentato esponenzialmente.
- Contratto con modifica unilaterale. Il gestore applica una tipica modifica unilaterale. Questa è una pratica vietata dalla legge, ma capita che venga comunque eseguita da alcuni operatori.
Come evitare gli aumenti in bolletta nel futuro?
Gli aumenti di energia oggi sono un rischio ancora molto presente, nonostante gli interventi del Governo.
Il contratto che più tutela il consumatore è un contratto a tariffa fissa, ma oggi è difficile che un gestore lo proponga, proprio per la variabile del prezzo dell’energia in acquisto.