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Materiali edili: aumenta il prezzo, ma il Ministero garantisce i fondi per la compensazione

18 Maggio 2022 Spese e consumi
Cantiere edile

Indice dei contenuti

  • Caro materiali: decreti e compensazioni alle imprese
  • Aumento dei prezzi dei materiali edili: acciaio e legno in testa

Dopo l’impennata del primo semestre del 2021 del costo dei materiali per chi effettua lavori di costruzione/ammodernamento nel settore delle opere pubbliche, anche nel secondo semestre si registra un aumento del 36% che supera per i due terzi la soglia minima dell’8%.

Caro materiali: decreti e compensazioni alle imprese

È da poco stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto 4 maggio 2022 con cui il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili comunica i nuovi rincari dei materiali edili utili al completamento dei lavori destinati alla costruzione o al restauro di opere pubbliche.

Si tratta di un dato che prende in riferimento il secondo semestre del 2021 (gli aumenti e le compensazioni alle imprese per il primo semestre erano stati resi noti con il Decreto Ministeriale dello scorso 11 novembre e con la relativa circolare resa pubblica pochi giorni dopo, il 25 novembre 2021) e tiene conto esclusivamente di variazioni percentuali superiori e minori dell’8%.

Per far fronte a questi rialzi – risultato della situazione economica attuale figlia di 2 anni di Pandemia e delle conseguenze dirette dello scontro Russia-Ucraina – il 30 aprile scorso è stato pubblicato in Gazzetta il decreto che stabilisce le modalità di utilizzo del Fondo di 100 milioni stanziato proprio per l’adeguamento dei prezzi dei materiali da costruzione per il periodo preso in esame.

A questo proposito, si è espresso anche il Ministro Giovannini che ha voluto tranquillizzare circa la netta accelerazione dei prezzi: tutte le risorse finanziarie rimaste inutilizzate dal primo semestre del 2021 saranno rimesse in campo per sostenere le compensazioni del secondo.

Aumento dei prezzi dei materiali edili: acciaio e legno in testa

Con un aumento pari al 36% dei materiali di interesse edile (su una lista di 56 prodotti) quelli che hanno sofferto di più dei rincari sono, ad oggi, il legno e l’acciaio.

Rispetto al 2020, 8 le categorie più colpite:

  • Nastri in acciaio per manufatti e per barriere stradali, zincati compresi (+113,85%).
  • Lamiere in acciaio zincate per lattoneria, comprensivi di gronde, pluviali e relativi accessori (+85,76%).
  • Lamiere in acciaio “Corten” (+84,27%).
  • Ferro – acciaio tondo per cemento armato Kg (+72,25%).
  • Rete elettrosaldata (+71,80%).
  • Laminati in acciaio profilati a freddo (+75,98%).
  • Lamiere in acciaio di qualsiasi spessore, siano essere lisce, piane o striate (+75,42%).
  • Travi laminate in acciaio di qualsiasi tipo e spessore per impieghi strutturali e per centine (+66,47%).

Un dato allarmante, questo, considerando che si tratta di variazioni importanti che vanno ben oltre il limite stabilito dell’8% (per circa i due terzi dei materiali la variazione è stata superiore al 20%).

Ma la rassicurazione arriva ancora una volta dal Ministero e dal Decreto Ucraina-Bis (n.21/2022) che si fa garante di uno stanziamento di 320 milioni di euro in più per le compensazioni relative all’anno a venire.

Un anno duro, è vero, ma per cui si potrà ricorrere alla compensazione già per i materiali che subiranno una variazione in aumento o diminuzione del 5%.

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