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Case, Ville e Condomini 27 marzo 2023

Acquisto della casa: quali spese notarili si possono detrarre?


Quando si acquista un immobile, si sostengono anche le spese per il notaio: vediamo in quali casi e in che misura si possono detrarre.
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Vinci Formica

Collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Quando si va dal notaio per i più svariati motivi – compravendite immobiliari, contratti di mutuo, successioni ereditarie, donazioni, costituzioni di società – e si fa un atto pubblico, bisogna affrontare la spesa per la parcella del professionista, variabile a seconda del tipo e del valore dell’atto e comunque sempre abbastanza cospicua, nell’ordine di qualche migliaio di euro.

Ma è possibile scaricarla, in tutto o in parte?

Vediamo in quali casi e con quali modalità è possibile detrarre i costi del notaio.

Quando è possibile la detrazione fiscale delle spese notarili

A differenza delle società, che possono sempre dedurre le spese effettuate dai costi d’esercizio, per i privati cittadini non tutte le spese di un atto notarile sono fiscalmente detraibili.

I privati, il cui reddito è soggetto all’Irpef, possono detrarre solo in parte le spese notarili.

Ciò è possibile nel caso di rogito per l’acquisto della prima casa.

In questi casi, il notaio si occupa del rogito del’immobile, del contratto preliminare che lo precede, del contestuale contratto di mutuo stipulato con la banca per il finanziamento, e successivamente provvede all’iscrizione dell’ipoteca nei pubblici Registri Immobiliari competenti per territorio.

Solo alcune delle spese dovute al professionista per questi atti e formalità possono essere detratte fiscalmente.


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Quali spese notarili si possono detrarre quando si acquista casa

L’acquisto della prima casa, rispetto alle altre compravendite immobiliari, gode di diverse agevolazioni fiscali per quanto riguarda le imposte: l’imposta di registro è fissata al 2% del valore dell’immobile, anziché al 9%, e le imposte ipotecarie e catastali sono fisse, dell’importo di 50 euro ciascuna.

L’onorario del notaio per la compravendita, che normalmente è a carico della parte acquirente, non è detraibile.

Qualora però, come quasi sempre avviene, la compravendita è accompagnata da un mutuo, la spesa notarile per il contratto di finanziamento è detraibile.

Infatti, è prevista la detrazione dall’Irpef delle spese notarili sostenute per la stipula del contratto di mutuo ipotecario destinato al finanziamento dell’acquisto dell’abitazione principale nella misura del 19% ed entro il limite di 4.000 euro, con un importo massimo detraibile pari a 760 euro.

Sono detraibili anche le ulteriori spese collegate al mutuo, per esempio quelle per l’iscrizione dell’ipoteca sull’immobile.

Perciò, la fattura dovrà riportare separatamente la quota relativa all’onorario per il mutuo ed essa dovrà essere conservata in caso di eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate circa le spese dichiarate per la detrazione nel modello 730.

*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.

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