Collaboratrice di Immobiliare.it
Affittare un immobile spesso richiede l’uso di strumenti semplici ma efficaci per attrarre inquilini. Tra questi, il cartello “affittasi” rappresenta una soluzione pratica e immediata. Per utilizzarlo al meglio è importante sapere dove acquistarlo, cosa scrivere, le norme da rispettare e quando è opportuno sostituirlo o rimuoverlo.
I cartelli “affittasi” possono essere acquistati in negozi fisici o online. Tra i punti vendita fisici, le cartolerie, i negozi di articoli per ufficio e i rivenditori di materiali per l’edilizia sono le scelte più comuni. È possibile trovare cartelli già stampati e pronti all’uso o modelli più semplici su cui inserire manualmente le informazioni necessarie. Sul web, esistono piattaforme che permettono di scaricare modelli standard di cartelli da stampare autonomamente. Se invece avete la necessità di acquistare un cartello più resistente, alcuni siti consentono di personalizzare il formato e il materiale per ottenere un prodotto adatto anche agli spazi esterni.
Un cartello “affittasi” deve essere chiaro e immediato. L’obiettivo principale è comunicare in modo semplice le informazioni più rilevanti sull’immobile in locazione. È importante includere:
È consigliabile utilizzare caratteri grandi e leggibili, con un contrasto cromatico che faciliti la lettura anche da lontano. L’aggiunta di dettagli come la metratura o la presenza di arredi può rendere l’annuncio più attraente. Alcuni modelli scaricabili, permettono di inserire una descrizione dell’immobile e i riferimenti per il contatto telefonico direttamente nel file prima della stampa.
Il posizionamento del cartello incide notevolmente sulla sua efficacia. È consigliabile collocarlo in punti strategici dell’immobile, come balconi, finestre o cancelli, assicurandosi che sia visibile da passanti e veicoli. Se il cartello viene posizionato all’esterno, è importante scegliere materiali resistenti agli agenti atmosferici per evitare che pioggia o vento lo danneggino. Periodicamente, è utile verificare che il cartello sia ancora ben fissato e leggibile. Un cartello deteriorato potrebbe trasmettere un’immagine negativa, influenzando anche l’interesse verso l’immobile.
Il costo di un cartello “affittasi” dipende principalmente dal materiale, dalle dimensioni e dal livello di personalizzazione. I modelli più semplici, realizzati in cartoncino o plastica leggera, sono disponibili a partire da circa 2-5 euro per unità e rappresentano un’opzione economica per esigenze temporanee. Per chi cerca maggiore resistenza, ad esempio per esposizioni all’aperto, i cartelli in PVC o polionda hanno prezzi che variano tra i 10 e i 30 euro a seconda delle dimensioni. Chi opta per il fai-da-te, invece, può scaricare modelli gratuiti da internet e plastificarli autonomamente, con un costo complessivo che raramente supera i 10 euro, a seconda dei materiali utilizzati.
L’affissione di un cartello “affittasi” è soggetta a specifiche normative fiscali che determinano l’obbligo o meno di apporre una marca da bollo. La necessità di tale adempimento dipende principalmente dalle dimensioni del cartello e dalla sua collocazione.
Secondo l’articolo 17 del Decreto Legislativo 507/1993, sono esenti dall’imposta comunale sulla pubblicità gli avvisi al pubblico riguardanti la locazione o la compravendita di immobili, a condizione che:
In tali circostanze, non è necessario apporre alcuna marca da bollo sul cartello “Affittasi”.
Se il cartello supera le dimensioni di 0,25 metri quadrati o viene collocato in un luogo diverso dall’immobile interessato, si configura come una forma di pubblicità esterna, rendendo obbligatorio il pagamento dell’imposta comunale sulla pubblicità. In questo caso, è necessario:
Pertanto, in totale, le spese per le marche da bollo ammontano a 32 euro.
Un cartello “affittasi” deve essere sempre in condizioni ottimali per attirare l’attenzione e fornire un’immagine positiva dell’immobile. Segni di usura, come sbiadimento del testo o danni al materiale, sono segnali che indicano la necessità di sostituzione. Inoltre, se le informazioni presenti sul cartello diventano obsolete, ad esempio in seguito a modifiche nei contatti o nelle caratteristiche dell’immobile, è fondamentale aggiornare il contenuto per evitare incomprensioni.
Una volta trovato un inquilino e firmato il contratto di locazione, il cartello deve essere rimosso tempestivamente. Lasciarlo esposto potrebbe generare confusione e portare a ricevere ulteriori chiamate non necessarie. In alcuni casi, mantenere il cartello dopo la conclusione della locazione potrebbe anche violare regolamenti locali o condominiali. La rimozione del cartello è un segnale di professionalità che dimostra il completamento dell’operazione di locazione e aiuta a mantenere l’ordine nell’area circostante.
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