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casa moderna
Case, Ville e Condomini 4 novembre 2025

Cos’è la casa passiva: come funziona e i costi


La casa passiva è un edificio innovativo che riduce i consumi grazie a isolamento, ventilazione e design efficiente.
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Achiropita Cicala

Giornalista, collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Il concetto di casa passiva è sinonimo di risparmio e rispetto per l’ambiente. Sempre più persone, spinte dal desiderio di ridurre i consumi e migliorare la qualità della vita, scelgono edifici in grado di autoregolarsi termicamente sfruttando le risorse naturali

Scopriamo quando e dove è nato questo concetto, come funziona e quali sono i vantaggi e i risparmi.

Cos’è una casa passiva: definizione e principi fondamentali

Una casa passiva, conosciuta anche come Passive House, è un edificio concepito per mantenere una temperatura interna costante e confortevole senza ricorrere ai tradizionali impianti di riscaldamento o climatizzazione. Il principio è tanto semplice quanto rivoluzionario: minimizzare le dispersioni di calore e massimizzare il recupero energetico.

Per ottenere questo risultato, il progetto si fonda su cinque fattori fondamentali:

Grazie a questa combinazione, la casa riesce a trattenere il calore prodotto dagli occupanti, dagli elettrodomestici e dall’irraggiamento solare. Persino in inverno, la temperatura interna rimane piacevolmente stabile.

Anche se può sembrare all’apparenza strano, in molte abitazioni passive non esistono caloriferi, camini o condizionatori. L’ambiente si riscalda e si raffresca quasi “da solo”, attraverso il naturale equilibrio tra isolamento, ventilazione e apporti solari.

Quando e dove nasce il concetto di casa passiva

Il concetto di casa passiva nasce in Germania nel 1988 da un’intuizione dell’ingegnere Wolfgang Feist e del professor Bo Adamson, docente dell’Università di Lund in Svezia. L’idea di base era quella di progettare edifici capaci di mantenere il comfort interno senza l’uso intensivo di energia

Nel 1991, nella cittadina di Darmstadt-Kranichstein, viene costruita la prima Passivhaus al mondo: un piccolo complesso residenziale di quattro abitazioni unifamiliari, ancora oggi perfettamente funzionante e monitorato dal Passivhaus Institut.

Quel progetto dimostrò che era possibile costruire case estremamente efficienti anche nei climi rigidi del Nord Europa. Da allora il modello tedesco si è diffuso rapidamente in Austria, Svizzera e Scandinavia, fino ad arrivare in Italia e in altri Paesi mediterranei, dove è stato adattato alle specifiche esigenze climatiche e culturali.

Oggi la certificazione “Passivhaus” è uno standard internazionale riconosciuto, sinonimo di qualità edilizia, innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. L’Italia vanta ormai centinaia di edifici passivi certificati, dalle residenze private agli asili, dalle scuole ai condomìni urbani, segno di un interesse sempre più maturo verso l’efficienza energetica.

Come funziona una casa passiva: tecnologia e materiali 

Una casa passiva funziona come un organismo che interagisce costantemente con l’ambiente esterno. Ogni componente dell’edificio – dall’isolamento alle finestre, fino agli impianti di ventilazione – contribuisce a mantenere l’equilibrio termico e il comfort interno.

Tutto ruota attorno all’involucro edilizio, progettato per essere ermetico e super-isolato. Le pareti esterne, il tetto e il pavimento vengono rivestiti con materiali altamente isolanti e performanti che riducono al minimo la dispersione di calore. Tra i più usati troviamo:

Le finestre sono a triplo vetro basso emissivo, con gas nobili (argon o krypton) tra i vetri per ridurre la trasmittanza termica. Il telaio, solitamente in PVC, alluminio con taglio termico o legno-alluminio, contribuisce a mantenere il comfort e ad eliminare i ponti termici. L’orientamento delle aperture è studiato con precisione: ampie vetrate a sud catturano il calore in inverno, mentre frangisole e tende esterne proteggono dalla radiazione solare in estate.

Importante è il sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC) con recuperatore di calore. Questo impianto estrae l’aria viziata da cucine e bagni e immette aria fresca proveniente dall’esterno, passando attraverso uno scambiatore che recupera fino al 90% del calore dell’aria in uscita. In inverno, quindi, l’aria fresca entra già preriscaldata; in estate, al contrario, entra più fresca, mantenendo una temperatura interna sempre gradevole.

Alcune versioni integrano anche impianti fotovoltaicipompe di calore e domotica intelligente, che consentono di monitorare consumi e regolare automaticamente temperatura, umidità e ventilazione. 

Vantaggi di vivere in una casa passiva

Vivere in una casa passiva significa entrare in una dimensione abitativa completamente diversa, dove ogni dettaglio è pensato per garantire comfort, salute e sostenibilità. I vantaggi sono numerosi e tangibili:

Quanto si risparmia con una casa passiva

Una casa passiva, secondo gli standard di Passive House, può ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento fino al 90%. In termini numerici, questo significa consumare meno di 15 kWh/m² all’anno, contro i 150-200 kWh/m² di una casa tradizionale.

Ma il risparmio non riguarda solo la bolletta. Un minore consumo di energia significa anche meno emissioni di gas serra, maggiore indipendenza dalle fluttuazioni dei prezzi energetici e un miglior comfort psicofisico per chi vi abita. 

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